Si allarga l’azione di Eurofidi, il principale Confidi italiano, che oltre a continuare a sostenere l’accesso al credito delle PMI associate (oltre 48 mila in tutta Italia), le affiancherà nella raccolta di equity.
Ad annunciare il nuovo progetto Eurofidi è stato il suo direttore generale, Andrea Giotti, in occasione del sesto convegno nazionale dei Confidi, sottolineando come questi non siano vivendo «una situazione soggettiva di difficoltà» bensì «è il sistema produttivo italiano nel suo complesso che sta vivendo una situazione particolare».
In questo contesto di difficile congiuntura economica, le scelte effettuate negli anni scorsi da Eurofidi si stanno ora rivelando vincenti. È il caso del portafoglio di garanzie molto diversificato territorialmente e settorialmente; del massiccio ricorso a forme di mitigazione del rischio; dell’indice di solvibilità al 31/12/2011, ancora provvisorio, dell’11%, ben superiore a quanto imposto dalla Banca d’Italia.
Con la nuova iniziativa orientata alla raccolta di equity Eurofidi vuole andare a compensare uno dei fattori che nel tempo di sono dimostrati limitanti per lo sviluppo delle aziende, ovvero la loro sottocapitalizzazione, stimolando la nascita di flusso diretto di risorse tra i privati e le aziende.
Il sostegno di Eurofidi si concretizzerà in una garanzia fino al 50% delle eventuali minusvalenze delle operazioni che verranno generate. Dunque la garanzia non sarà sul credito ma sugli aumenti di capitale sottoscritti da parte di persone fisiche o giuridiche.
Verranno anche garantite forme diversificate di garanzia. Andando a liberare le imprese degli impegni di liquidità, Eurofidi contribuirà alla loro crescita e al loro sviluppo sui mercati.
Ultimo obiettivo è quello di rafforzare i rapporti tra PMI e banche. In sostanza Eurofidi aiuterà le PMI ad ottenere prestiti di piccoli importi in tempi brevi e a costi limitati per le procedure, superando la logica di istruttoria sulla singola impresa.