Un plafond di oltre 37 milioni di euro a favore delle Pmi pugliesi che promuoveranno l’occupazione finalizzata alla crescita aziendale. La Regione Puglia mette a disposizione i fondi PIA (Programmi integrati di agevolazione) anche per le piccole imprese, che potranno ricevere i contributi se potenzieranno l’organico assumendo almeno 15 lavoratori, o comunque portando la forza lavoro attuale a questo numero.
PIA per piccole imprese
I PIA per le piccole imprese, infatti, saranno regolamentati da un nuovo avviso regionale in fase di pubblicazione, che sancirà lo stanziamento di aiuti attraverso fondi statali e regionali.
Con l’apertura degli incentivi alle piccole aziende si abbassa la soglia minima di fatturato richiesto relativo agli ultimi 3 esercizi (dal 3 milioni di euro a 2,5), come anche il numero di dipendenti necessari per ottenere i contributi (da 20 a 15). Il bando, inoltre, non ha più limiti temporali ma viene attivato in modo continuo mettendo a disposizione le agevolazioni – concesse sotto forma di contributi in conto impianti – fino all’esaurimento delle risorse.
Le imprese che desiderano accedere agli incentivi devono proporre investimenti compresi tra 1 milione e 10 milioni di euro, utilizzati per realizzare o ampliare le unità produttive, diversificare la produzione, investire in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, potenziare internazionalizzazione e innovazione. Così ha commentato la nuova regolamentazione dei PIA la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone.
«Tra le sfide che abbiamo lanciato alle imprese in questi anni questa è forse la più ambiziosa. Spingiamo le piccole imprese (che devono avere per definizione da 10 a 49 dipendenti ed un fatturato che non superi i 10 milioni di euro), a dotarsi almeno di 15 unità lavorative e ad investire per la propria crescita minimo 1milione di euro.
Questo significa che le stiamo spingendo a crescere. Se vogliono approfittare dei vantaggi di questo incentivo, le aziende devono assumere e investire sia in strumenti che in ricerca. Così le accompagniamo in una crescita dimensionale che può portare le più capaci e dinamiche a passare al gradino successivo, quello di media impresa. Questa strategia fa avanzare la Puglia nell’innovazione, nella competitività e soprattutto nell’occupazione.»