Contro i ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, uno dei tarli del sistema produttivo italiano che affossa soprattutto di piccole e medie imprese, la Camera di commercio di Milano in collaborazione con Anci e Unicredit ha avviato il fondo Sbloccacrediti Milano.
Si tratta di una interessante iniziativa per dare respiro alle Pmi già vessate dalla crisi economica e rispettare il patto di stabilità. Il Fondo viene attivato se il Comune ritarda nei pagamenti alle imprese alle quali ha assegnato un lavoro.
L’amministrazione comunale lombarda non è fatti esente da mancanze: secondo gli ultimi dati registrati dalla CamCom territoriale il sistema produttivo lombardo vanta 1,1 miliardi di crediti nei confronti della PA.
Il plafond totale a disposizione di Sbloccacrediti Milano è di 15 milioni di euro, erogati dalla Camera di commercio di Milano e Unicredit sotto forma di finanziamenti a costo zero di importo fino a 100mila euro. Per fatture superiori a tale cifra, Unicredit metterà a disposizione un finanziamento agevolato per la quota parte eccedente.
Il Fondo potrà poi essere reintegrato nel momento in cui la banca riceverà il pagamento da parte dell’amministrazione comunale.
Un modo per sbloccare i crediti nei confronti della PA, appoggiato anche dall’assessore al Bilancio del Comune di Milano, Bruno Tabacci, il quale ha dichiarato la decisione del Comune di Milano di «non andare in rottura del patto di stabilità per non danneggiare i creditori che diversamente non avrebbero avuto risposta alle loro attese. In questo senso la cessione della partecipazione in Serravalle e Sea ha l’obiettivo di mettere in piena sicurezza il bilancio. Nelle ultime settimane l’applicazione del patto di stabilità su base lombarda ha consentito di liberare risorse per far fronte agli impegni maturati con i creditori, con i quali stiamo singolarmente definendo le rispettive posizioni».