Le imprese sul Web sembrano non subire la crisi, anzi: il numero di imprese che nascono in questo comparto è in continua crescita, spesso grazie ad investitori che credono nelle idee più innovative. In tutta Europa i venture capitalist stanno puntando sulle start-up, sostenendone l’avvio e lo sviluppo, con l’obiettivo di individuare i progetti a più alto potenziale.
A parlare del mercato italiano in relazione al Venture Capital, facendo il punto della situazione, all’evento Kultur Convivio, alcuni tra i più noti venture capitalist che operano nel settore Web (360 Capital Partners, Annapurna Ventures, Digital Magics, DPixel, Earlybird Italy, Innogest, Jupiter Ventures, Quantica) tramite fondi di investimento pubblici e privati.
All’evento, Jason Whitmire di Earlybird, ha sottolineato come soprattutto l’Italia rappresenti oggi un terreno fertile per le start-up della Internet Economy.
Dal punto di vista dei settori sui quali investire per ottenere i migliori risultati, Whitmire individua i servizi in mobilità per le imprese e per i consumatori, ma anche la gestione e conservazione delle informazioni generate dalle moderne applicazioni.
A queste si aggiungono il software on demand, il video online, il “clean tech” ovvero l’ambito delle tecnologie, procedure, beni e servizi a basso impatto ambientale che permettono uno sfruttamento sostenibile delle risorse e dei sistemi naturali e le idee per far evolvere i social network in piattaforme per marketing ed e-commerce.
Insomma, la prossima Facebook – sostiene Whitmire – potrebbe essere italiana, poiché il nostro paese ha tutte le carte in regola per sfornare giovani talenti del Web destinati al successo mondiale!