Tratto dallo speciale:

Rete di imprese per la ricostruzione post sisma

di Teresa Barone

21 Dicembre 2017 07:20

logo PMI+ logo PMI+
Obiettivi e iniziative di Renovo, la prima rete di imprenditori per la ricostruzione post sisma in centro Italia.

Nasce la prima rete di imprese formata da settanta imprenditori del settore edile – tra cui l’azienda Rubner Holzbau – isposti a unire le forze per favorire la ricostruzione post sisma nelle zone del centro Italia. La rete Renovo si occuperà di svariate funzioni, grazie alle competenze inerenti le attività di manutenzione, ricostruzione, adeguamento sismico, restauro, demolizioni e costruzione di strade.

=> ZFU sisma: online tutti i beneficiari

«La rete – spiega l’architetto Paolo Capriotti, co-ideatore dell’iniziativa – è formata principalmente da imprese con sede nei luoghi colpiti dal sisma, sia per assicurare e rinvigorire l’identità territoriale, sia per supportare la ripresa delle attività economiche. Con l’idea di promuovere un’edilizia che rispetti l’ambiente e il territorio e migliori la qualità di vita dei cittadini, ponendo particolare attenzione all’intera vita del prodotto edilizio: dal reperimento delle materie prime ai processi produttivi dei materiali, al recupero e alla riciclabilità dei materiali stessi.»

Il progetto si propone di mettere insieme diverse esperienze e professionalità tecniche al servizio del territorio marchigiano e umbro, anche con l’obiettivo di offrire assistenza alla pratica di contributo per evitare lungaggini burocratiche. Non meno importante è la finalità occupazionale negli ambiti coinvolti nella attività di ricostruzione.

«Un altro valore aggiunto – conclude il commercialista Gianluca Natale, co-ideatore dell’iniziativa – è rappresentato dalla possibilità di fare il distacco di manodopera che consente ai “retisti” di spostare il personale dipendente senza avere la necessità di dimostrare il cd. interesse al distacco. Il Ministero del Lavoro, riguardo il contratto di rete, infatti considera l’interesse automaticamente insito e non c’è bisogno di dimostrarlo. Si tratta dunque di uno strumento prezioso per questi operatori, perché si creano forti sinergie sia a livello di attrezzature che di personale dipendente.»