Continua il successo del crowdfunding in Italia, con una crescita nel corso dell’ultimo anno registrata dal secondo Report sul Crowdinvesting dell’ Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano del +273%, per un valore complessivo di 189,2 milioni di euro, 138,6 dei quali raccolti tra il 1° luglio 2016 e il 30 giugno 2017.
=> Crowdfunding: come funziona
Si tratta di numeri promettenti, anche se numeri sono ancora piuttosto lontani dalle migliori perfomance europee. Tuttavia se il ritmo di crescita dovesse rimanere questo l’Italia potrebbe recuperare il gap nel giro di pochi anni. Ad essere maggiormente interessate a questo importante strumento di finanziamento alternativo sono soprattuto le PMI, che ancora oggi spesso faticano ad ottenere liquidità ricorrendo ai tradizionali canali di accesso al credito.
Equity crowdfunding
Tra i fattori trainanti il numero sempre maggiore di portali attivi, l’aumento dei capitali investiti e il numero di imprese che si avvicina in misura sempre maggiore alle opportunità offerte dal fintech.
A spingere l’equity crowdfunding è stato in buona parte l’aumento al 30% della detrazione fiscale per gli investitori, per ora però limitato a startup e PMI innovative
“L’equity crowdfunding è in attesa dell’apertura effettiva del mercato a tutte le PMI, ma il banco di prova sarà analizzare se le startup che hanno raccolto capitale nel passato saranno in grado di mantenere le promesse fatte nei business plan”, spiega Giancarlo Giudici, direttore scientifico dell’Osservatorio Polimi.
Alla data del 30 giugno 2017 i portali autorizzati in Italia erano 19, lo stesso numero di giugno 2016, ma con alcune sostituzioni, mentre le campagne di raccolta all’attivo sono più che raddoppiate, passando da 48 a 109 per un capitale totale dal 2012 di 12,4 milioni di euro, dei quali 6,85 milioni sbloccati solo negli ultimi 12 mesi.
Social lending
Il social lending conta invece 6 piattaforme consumer e 3 business contro le 4 totali del 2016. Le risorse erogate hanno raggiunto quota 88 milioni di euro, di cui 15 milioni erogati alle imprese; il flusso negli ultimi 12 mesi è stato pari a 57 milioni.
Per il lending, aggiunge Giudici:
“La prospettiva più urgente è una riforma legislativa e fiscale che ‘sdogani’ definitivamente questa nuova asset class, eliminando gli svantaggi oggi esistenti senza rinunciare alla trasparenza del mercato per i retail”.
Invoice trading
Per l’invoice trading, cioè la cessione online delle fatture commerciali, i player in Italia sono passati da 1 a 5 e l’importo transato è passato a 88,5 milioni di euro, 8 volte maggiore di quello segnato a giugno 2016. Giudici spiega:
“L’invoice trading è l’ambito dove la dimensione crowd è meno significativa: gli investitori istituzionali continueranno ad alimentare la crescita nel breve termine e probabilmente i piccoli risparmiatori potranno accedere solo attraverso la partecipazione a fondi di investimento”.
Crowdfunding italiano
Da record anche le cifre dell’ultimo semestre di Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di finanziamento collettivo online reward based (sistema delle ricompense) e donation, fondata da Angelo Rindone:
- 1milione e 300mila euro transati in soli 6 mesi;
- 351 progetti finanziati;
- oltre 22mila nuovi utenti coinvolti;
- una raccolta complessiva di oltre 5 milioni di euro;
- oltre 146mila membri della community.
=> Crowdfunding per PMI Srl
Angelo Rindone, fondatore e amministratore delegato di Produzioni dal Basso e Folkfunding e membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana dell’Equity Crowdfunding (AIEC), commenta così i risultati ottenuti:
“I risultati raggiunti in questo primo semestre ci sorprendono positivamente e ci spingono a proseguire il nostro lavoro nel rendere ancora più semplice e popolare il crowdfunding, uno strumento sempre più utilizzato, anche in Italia, per la realizzazione di progetti, grandi o piccoli, rivolto a chiunque abbia un’idea e voglia raccogliere risorse economiche per realizzando in modo concreto e trasparente, coinvolgendo le comunità online”.“Produzioni dal Basso è da sempre al servizio della cultura, del settore sociale e in futuro intende esserlo sempre di più, trasformando la creatività in progettualità e cominciando a guardare verso nuove modalità e mercati coinvolgendo le imprese, gli artigiani e le PMI”.
Per maggiori informazioni consultare il II Report sul Crowdinvesting dell’ Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano.