Resto al Sud per imprese giovanili e ZES

di Barbara Weisz

12 Giugno 2017 16:01

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Prestiti a fondo perduto e a tasso zero per nuove imprese giovanili nel Mezzogiorno con il bonus Resto al Sud, nei porti Zone Economiche Speciali ZES con fiscalità agevolata.

Un nuovo incentivo all’imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno, rappresentato da un prestito pari a 40mila euro per coprire investimento iniziale e capitale circolante della nuova attività: si chiama “Resto al Sud” ed è inserito in un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì 9 giugno. Obiettivo: attivare interventi di aiuto ad alta intensità nel Mezzogiorno e incentivare, anche con significative risorse aggiuntive, la nascita di nuove imprese.

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Resto al Sud

L’agevolazione Resto al Sud è un finanziamento per l’apertura di una nuova attività: fino a 40mila euro di cui il 35% a fondo perduto con quota residuale a tasso zero, erogata tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia PMI. Il decreto prevede che venga implementato nei prossimi anni. Le Regioni coinvolte: Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia.

Imprenditoria giovanile

Il prestito “Resto al Sud” è destinato a giovani tra  18 e 35 anni, e va a coprire l’investimento iniziale e il capitale ma non le spese di progettazione e quelle per il personale. Questo, si legge nel comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministeri, al fine di evitare «mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici». E però previsto il supporto di enti pubblici o accreditati, nella fase iniziale di vita dell’impresa.

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ZES

Il decreto contiene anche altre misure, come la nascita delle Zone Economiche Speciali (ZES) concentrate nelle aree dei porti, che comporteranno nuove agevolazioni fiscali (oltre al credito d’imposta al Sud), procedure semplificate che valorizzino l’integrazione fra i diversi attori economici che rappresentano il sistema portuale. Obiettivo: rilanciare la competitività dei porti del Sud Italia, anche attirando imprenditoria straniera.

Per quanto riguarda nello specifico il credito d’imposta, oltre agli investimenti delle PMI saranno eleggibili investimenti fino a 50 milioni di euro, di dimensioni sufficienti ad attrarre player internazionali di grandi dimensioni e di strategica importanza per il trasporto marittimo e la movimentazione delle merci nei porti del Mezzogiorno. Le ZES saranno attivate su richiesta delle Regioni, previo adeguato progetto di sviluppo, che saranno pienamente coinvolte nel loro processo di istituzione e nella loro governance.