La Relazione Annuale di Bankitalia conferma il factoring come strumento di finanziamento che offre livelli di sostegno alle imprese stabilmente più elevati rispetto ad altre tipologie con una crescita registrata a marzo 2017 pari a più 9,3% su base annuale.
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Ricordiamo che Il factoring è uno strumento finanziario che consente alle imprese che hanno contratti di fornitura continuativi con altre aziende di anticipare il credito e ridurre i tempi di pagamento ricorrendo ad un factor (la banca) al quale l’impresa cede il proprio credito commerciale in cambio di liquidità.
Alessandro Carretta, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all’Università Tor Vergata di Roma e Segretario Generale di Assifact, l’Associazione che riunisce gli operatori del settore, sottolinea:
“Il factoring (+9,3%) ha aumentato i finanziamenti alle imprese pur mantenendo basse le sofferenze”.
In una realtà italiana in cui accesso al credito delle imprese è reso difficile da vincoli imposti da banche e società finanziarie che hanno portato i prestiti concessi alle aziende a rimanere sostanzialmente stabili, il factoring invece rafforzato il sostegno finanziario all’economia reale alla crescita economica del paese con un valore pari al 12% del PIL.
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Carretta mette dunque a confronto il factoring con gli altri strumenti di finanziamento:
“Mentre il debito pubblico e i crediti cosiddetti deteriorati, come giustamente sostenuto dal Governatore di Bankitalia, riducono i margini di manovra dello Stato e degli intermediari finanziari. Il factoring si distingue per una minore rischiosità dei finanziamenti, testimoniata da una percentuale di sofferenze contenuta: solo il 3,4%, come emerge anche dai dati sulla qualità del credito contenuti nella Relazione Annuale”.
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