Tra le misure della legge di conversione del Decreto per il Mezzogiorno, c’è la possibilità di cumulo del Bonus Sud con gli aiuti in regime de minimis e gli altri aiuti di Stato previsti per gli stessi investimenti. Per quelli in beni strumentali, compresi gli acquisti in leasing, il bonus si traduce in un credito d’imposta che, per le piccole imprese, arriva fino al 45% e per le medie al 35% (per le grandi al 25%).
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Beneficio che sarà cumulabile anche con il super-ammortamento, l‘iper-ammortamento e la Nuova Sabatini (Ter). Questo, per le imprese del Sud significa poter integrare le agevolazioni già disponibili su tutti gli investimenti in beni strumentali che pianificheranno nei prossimi mesi.
Il beneficio è fruibile anche per i beni strumentali acquistati in leasing ed è prevedibile che grazie ai nuovi incentivi, sommati ai vantaggi fiscali che offre, questa formula troverà ancora maggiori adesioni. Già nel 2016 il mercato del leasing in Italia si è chiuso in crescita sia per nuove stipule (+16,8%), sia per nuovi volumi finanziati (+15,9%) e nel 2017 gli esperti di Banca IFIS prevedono un’ulteriore crescita del +15% rispetto al 2016.
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Massimo Macciocchi, Responsabile Leasing di Banca IFIS Impresa, ha commentato:
“Esiste un legame storico tra il leasing e gli investimenti poiché in fasi di ripresa, come quella a cui stiamo assistendo oggi, è lo strumento ideale per supportare la ripartenza degli investimenti. La soluzione del leasing è quella prescelta dagli imprenditori per la semplicità operativa, sfruttando allo stesso tempo le possibilità di risparmio che le attuali norme sulle agevolazioni fiscali (legge Sabatini Ter, Super e Iper ammortamento su tutte) consentono. L’attenzione che il Regolatore ha dato con l’approvazione definitiva della conversione legata al Bonus Sud favorisce l’erogazione di nuovi finanziamenti in un settore nel quale siamo decisi a crescere a doppia cifra”.