Zona Franca Tributaria, guida agli sgravi

di Noemi Ricci

6 Febbraio 2017 09:30

logo PMI+ logo PMI+
Misure di sostegno nei territori colpiti da bufere e sisma in Centro Italia, a partire dalla zona franca tributaria per due anni in 134 Comuni: il Dl Terremoto.

Via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto Terremoto, che punta ad offrire aiuti concreti alle imprese e ai cittadini delle zone colpite da sisma e bufere per rilanciare l’economia, oltre che per avviare la ricostruzione. Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a margine del CdM ha dichiarato:

«L’Italia ora deve reagire con decisione con l’obiettivo di mettere in campo tutte le norme e le iniziative necessarie per accelerare i percorsi sia di emergenza e di ricostruzione. […] Si deve accelerare sui problemi, le difficoltà e i rischi di strozzature burocratiche. A questo si rivolge il decreto che abbiamo approvato».

=> Sisma, bonus ristrutturazioni fino al 2021

Risorse

Per ora non è stato ancora determinato l’importo esatto delle risorse previste dal Decreto, ma il premier le ha stimate in diverse centinaia di milioni di euro:

«Il lavoro che il Governo fa ripetutamente su questa materia non deriva da una particolare passione a fare un percorso a tappe ma dal fatto che la situazione è senza precedenti. Abbiamo risorse nella Legge di Bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori».

Interventi

Tra le misure di sostegno a imprese e cittadini dei territori in difficoltà c’è la previsione, per 134 Comuni, di istituire una zona franca tributaria per due anni: non una sospensione ma una vera e propria esenzione per il biennio 2017-2018:

  • IRES-IRPEF fino a 100 mila euro di imponibile,
  • IRAP fino a 300 mila euro di imponibile
  • IMU-TASI in qualunque caso.

L’intervento riguarderà le 67mila imprese iscritte alle rispettive Camere di Commercio e sarà valido solo per le aziende già residenti, ha precisato Gentiloni, annunciando:

«misure indirizzate direttamente a cittadini e residenti che riguardano in parte la proroga della cassa integrazione, la cosiddetta busta paga pesante, l’introduzione anticipata delle norme a favore della povertà, meccanismi di sospensione del pagamento dei tributi e agevolazioni fiscali».

=> Busta paga pesante: nuova esenzione IRPEF

Vengono inoltre stanziati 80 milioni a fondo perduto per le imprese attive nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che hanno subito danni in termini di riduzione della capacità produttiva a causa dei disastri ambientali, mentre ai cittadini a basso reddito (individuati in base all’ISEE) verrà distribuita una “carta acquisti” del probabile valore di 200 euro.

.