Tratto dallo speciale:

Bonus Sud ampliato: focus sulle PMI

di Noemi Ricci

3 Febbraio 2017 09:30

logo PMI+ logo PMI+
Bonus Sud: eccom come cambia nel 2017 il credito d’imposta per imprese del Mezzogiorno che investono in competitività e crescita, per le PMI sconto fino al 45%.

Ampliato il Bonus previsto per le imprese del Sud Italia che investono in beni strumentali,anche quelli acquistati in leasing: il credito d’imposta per le piccole imprese arriva fino al 45%, per le medie al 35% e per le grandi al 25% (dal precedente 10%). A prevederlo è un emendamento al dl 243/2016 recante “Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno” presentato in Commissione Bilancio della Camera.

=> Bonus assunzioni al Sud: nuove regole

Stanziamento

Le risorse stanziate restano quelle previste dalla Legge di Bilancio 2017 pari a 617 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017-2018-2019, dunque tale ampliamento non comporterà oneri aggiuntivi per lo Stato.

Novità

Tra le altre novità, oltre l’innalzamento della percentuale di credito di imposta, anche:

  • l’inclusione della Sardegna tra le Regioni le cui imprese possono richiedere l’incentivo per gli acquisti di beni strumentali;
  • la possibilità di cumulare il Bonus Sud con gli aiuti in regime de minimis e con gli altri aiuti di Stato previsti per gli stessi investimenti;
  • l’innalzamento delle soglie dei progetti d’investimento agevolabili da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese e da 5 a 10 milioni di euro per le medie;
  • il nuovo metodo di calcolo del credito d’imposta, che prende in esame il costo complessivo dei beni acquisiti al lordo (non al netto) degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per i beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili e per i beni oggetto dell’agevolazione.

=> Credito di imposta: gli usi possibili

Esclusioni

Non possono invece usufruire del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei settori dell’industria siderurgica o carbonifera, delle fibre sintetiche, della costruzione navale, dei trasporti e relative infrastrutture della produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche e creditizio, finanziario e assicurativo.