Internet, ICT e Industria 4.0, sono i settori operativi in cui le startup riescono maggiormente a ottenere i finanziamenti per partire: i dati sul venture capital italiano sono di IAG (Italian Angels for Growth), network di business angels, secondo cui solo l’1% delle nuove imprese innovative ottiene fondi. I soci IAG rappresentano il 3%-4% del valore degli investimenti venture capital in Italia, inclusi i fondi istituzionali, ma il loro operato è ben rappresentativo dei trend.
Nel dettaglio. Internet (30%), ICT (14%) e Manifatturiero 4.0 (11%) sono i settori sul podio per finanziamento ricevuto. Seguono Mobile / Giochi e Intrattenimento (8%), Biotech e Farmaceutico (6%), Medicale (5%).
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La distribuzione territoriale dei business angels IAG in Italia: il 50% (circa 165) in Lombardia, in particolare nell’area milanese. Seguono Nord-Est a quota 22 (soprattutto Udine), Emilia Romagna con 12 società (9 da Bologna), 8 realtà su Roma, 7 nel Centro-Nord e 9 nel Nord-Ovest. Sono soprattutto manager (37%) e imprenditori (24%) ma provengono anche dal mondo della finanza (19%). Le loro competenze: Fintech, Manifatturiero/Industria, Internet, GDO, Elettronica, Moda e Lusso.
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«Esaminiamo circa 500 business plan di imprese innovative ogni anno.Il processo di selezione è molto accurato. Parte dall’analisi e screening dei progetti meritevoli attraverso un comitato. La selezione è rigorosa, presentiamo ai soci circa 15 nuovi progetti l’anno.
Dopo una valutazione individuale si passa all’analisi delle condizioni aziendali (due diligence) guidata un socio esperto nel settore di riferimento dell’impresa scelta.
Quindi si arriva all’investimento che avviene nella fase iniziale della vita dell’azienda. Investiamo in tutte le tecnologie dove almeno uno dei nostri soci possiede competenze».