![Finanziamenti](https://cdn.pmi.it/LrnTh6xc6O-eG8x1Hi6WgZWxkX0=/650x350/smart/https://www.pmi.it/app/uploads/2016/03/Finanziamenti.jpg)
![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
Gli incentivi concessi dalla Regione Veneto alle imprese locali sono praticamente inutili: lo evidenzia uno studio realizzato dal dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Padova, in collaborazione con l’osservatorio della spesa del Consiglio regionale.
=> Guida agli incentivi statali e regionali per Startup e PMI
Nonostante il plafond di risorse stanziato tra il 2003 e il 2013, pari a 388,4 milioni di euro, l’impatto sugli investimenti, sull’occupazione, sul fatturato e sulla competitività del mondo imprenditoriale è stato irrilevante.
A beneficiare delle risorse, infatti, sono state le aziende più grandi e meno bisognose di aiuti esterni. Secondo il report, inoltre, gli incentivi sono stati “dannosi” per quanto riguarda l’imprenditoria giovanile e femminile, registrando una sorta di:
«“effetto droga”, che tende a scemare quando si estinguono gli effetti dell’aiuto».
Soluzioni
Lo studio propone quattro possibili soluzioni per fare in modo che gli aiuti regionali possano essere realmente efficaci:
- concentrare le risorse sulle imprese che hanno promosso investimenti nel triennio precedente;
- creare bandi con criteri meno discrezionali e più automatici;
- potenziare i controlli a campione;
- investire sui giovani e meno sulle donne.