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Accesso al credito: segnali di ripresa

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 27 Agosto 2015
Aggiornato 21 Settembre 2015 09:11

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Migliora l'accesso al credito delle imprese anche se ancora troppi imprenditori non provano neanche a chiedere un prestito bancario perché sfiduciati.

Continuano i timidi segnali di ripresa del credito, anche se c’è ancora un consistente 28% di imprenditori che continua a non fidarsi delle banche. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio credito della Confcommercio relativo al secondo trimestre 2015, due imprenditori del terziario su tre (62%) dichiarano di essere in grado di far fronte ai propri impegni finanziari. Percentuale in crescita rispetto al 54% dello scorso semestre.

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In parallelo è scesa la percentuale di imprese che registrano un peggioramento della situazione finanziaria (dal 46% al 38%) ed è aumentato il credito erogato alle imprese, anche se c’è un’ampia fetta di imprenditori talmente sfiduciata da non tentare neanche l’accesso al credito tramite istituti finanziari, non avendo ancora fiducia nella ripresa o per timore di vedere respinta la propria richiesta. Percentuale consistente soprattutto al Sud, dove si supera il 35% di imprenditori che, pur avendo bisogno di un finanziamento, rinunciano a recarsi in banca. Nel meridione solo il 16,6% delle imprese ha chiesto credito.

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In generale a chiedere finanziamenti bancari sono il 20,1% delle imprese, contro il 19,6% del trimestre precedente. Sommando questo dato a quello relativo alle imprese che non si sono rivolte ad un istituto bancario, pur avendo necessità di liquidità, la domanda “potenziale” complessiva di credito è del 48%.

La nota positiva è che la percentuale delle imprese che hanno ottenuto il credito richiesto senza alcun problema risulta in aumento (dal 35% al 36,5%), mentre è scesa quella delle imprese che non hanno ottenuto il prestito o lo hanno ottenuto in misura inferiore rispetto alla propria richiesta (52,5%, contro il 54,1% dei tre mesi precedenti). Il totale di di imprese effettivamente finanziate ha raggiunto quindi quota 7,3%: il risultato migliore ottenuto dalla metà del 2012 ad oggi.

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