Se é il figlio maggiorenne che fa la domanda di Assegno unico e universale, può percepire l’importo interamente oppure il 50% andrà lo stesso al genitore divorziato non convivente?
L’Assegno unico può essere richiesto direttamente dai figli maggiorenni, che di conseguenza incassano la relativa indennità: lo specifica il DL istitutivo della misura (all’articolo 6, comma 5), in relazione all’ipotesi in cui l’Assegno unico venga richiesto per un figlio da 18 a 21 anni con i requisiti richiesti.
I figli maggiorenni a carico possono presentare la domanda all’INPS in sostituzione dei genitori, e richiedere il versamento diretto della quota spettante.
Per avere diritto all’Assegno Unico (AU), il figlio maggiorenne deve essere fiscalmente a carico e ricadere in una delle seguenti condizioni: studente (corsi di formazione scolastica, professionale, laurea); tirocinante; lavoratore con reddito complessivo sotto gli 8mila euro annui; disoccupato in cerca di lavoro; in servizio civile universale.
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Se il nucleo familiare ha diritto a un assegno più alto, perché ad esempio ci sono anche figli minorenni o altri fratelli maggiorenni con diritto alla propria parte, il richiedente over 18 che presenta la domanda ha diritto solo alla propria quota di assegno unico relativa alla propria situazione.
=> Calcolo importo Assegno Unico
La parte restante (per esempio nel caso di una famiglia con tre figli, di cui gli altri due minorenni) andrà invece divisa fra i due genitori se ci sono le condizioni o andrà al genitore richiedente se si ricade nelle condizioni per le quali il genitore che effettua la domanda ha diritto esclusivo rispetto all’altro.
Di norma, tuttavia, con un affido condiviso – come nel vostro caso – ciascun genitore ha diritto ad una propria quota. Se però nel vostro caso non ci sono altri figli con diritto all’Assegno Unico ed avete un solo figlio maggiorenne per il quale spetta il sussidio, nel momento in cui egli richiederà per se stesso l’accredito diretto dell’assegno, allora non vi saranno altre quote spettanti da “suddividere” tra i genitori.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz