Mi è stato concesso un finanziamento dalla banca nel mese di luglio 2020. Dopo 10 rate regolarmente pagate ho chiesto alla banca una moratoria visto il protrarsi dell’emergenza. Mi è stato risposto che il mio caso non può rientrare tra le agevolazioni del D.L. Cura Italia per l’erogazione del prestito successivo a marzo 2020. Mi chiedevo se c’è la possibilità, in qualsiasi momento di chiedere una moratoria (per motivi gravi dovuti all’attuale crisi) che non rientri nelle agevolazioni del Cura Italia.
Dipende dalla tipologia di prestito. In effetti, al momento non ci sono moratorie attive per i finanziamenti personali, mentre è attiva una convenzione ABI per i prestiti delle PMI. Era possibile, fino al 31 marzo scorso, ottenere la sospensione delle rate per determinate categorie di lavoratori (per esempio, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, riduzione di orario, riduzione del fatturato pari ad almeno il 33%). Ma al momento i termini sono scaduti, la possibilità di ottenere la moratoria prestiti resta, fino al 30 giugno, solo per le imprese e le partite IVA.
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Detto questo, le ricordo che può sempre essere possibile ottenere una rinegoziazione del prestito con la banca, indipendentemente dall’esistenza di specifiche convenzioni o norme al riguardo. Forse lo ha già fatto, ma in caso contrario le consiglio di chiedere al suo istituto di credito se è possibile un accordo più favorevole. Oppure può provare a rivolgersi ad altre banche, per verificare se hanno soluzioni che vanno incontro al suo caso, che possono magari prevedere di estinguere il prestito che lei ha in corso accendendone un altro più favorevole.
Al di là di queste opzioni, di mercato, le confermo che non ci sono al momento agevolazioni normative che possano andare incontro al suo caso.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz