Contributi a fondo perduto per autonomi in pensione

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Giugno 2020
Aggiornato 15 Giugno 2020 06:50

Eno chiede:

Essendo pensionato INPS con partita IVA ancora aperta in regime forfettario, ho diritto al contributo a fondo perduto di 1000 euro avendo fatturato 2020 di aprile pari a zero? Oppure c’è una esclusione per i titolari di pensioni dirette? Nel testo del Dl Rilancio non compare tale vincolo.

Le confermo che non c’è esclusione specifica per i titolari di pensione diretta ai fini del contributo a fondo perduto del Dl Rilancio. Ad esempio, un commerciante che percepisce anche una pensione non è escluso dal ristoro diretto. Bisogna però verificare di avere gli altri requisiti.

tra i beneficiari del contributo possono rientrare anche i soggetti che applicano il regime forfetario (legge n. 190/2014) e a chi esercita attività d’impresa o di lavoro autonomo (o è titolare di reddito agrario) anche se dipendente o pensionato, purché il bonus riguardi le attività ammesse al contributo.

Sono però esclusi i soggetti che hanno i requisiti previsti dall’articolo 27 del Cura Italia (dl 18/2020). Si tratta dei liberi professionisti con partita IVA attiva al 23 febbraio e parasubordinati in gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. In pratica, non hanno diritto al fondo perduto le Partite IVA iscritte alla gestione separata INPS o ad altre forme previdenziali obbligatorie, anche se non sono titolari di pensione. Sono parimenti esclusi i lavoratori dello spettacolo con i requisiti previsti dall’articolo 38 del dl 18/2020.

=> Contributo Fondo Perduto: Guida online

Se lei è iscritto a una delle gestione speciali INPS (per esempio, artigiani e commercianti), potrebbe avere diritto al contributo, che in questo caso è ammesso. E in effetti, non è prevista l’esclusione per chi percepisce una pensione. Basta che l’attività non sia cessata alla data di presentazione della domanda.

In generale, il contributo a fondo perduto sostituisce virtualmente il bonus che a maggio non spetta più agli autonomi nelle gestioni speciali, per i quali è stato pensato uno strumento di ristoro diretto più sostanzioso (minimo mille euro per le persone fisiche e 2mila euro per gli altri soggetti). Ecco perché sono esclusi i potenziali beneficiari del bonus INPS di maggio.

Ulteriori chiarimenti per il contributo a fondo perduto del Dl Rilancio  soo contenuti nella circolare n. 15/E dell’Agenzia delle Entrate.

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