Risponde a verità l’obbligo di Banca Intesa di respingere il finanziamento APe Volontaria solo perchè il contribuente non possiede nessun conto corrente?
L’accordo quadro fra ABI e ministero sull’APe Volontaria prevede che il trattamento venga versato sul conto corrente, utilizzando le coordinate che il lavoratore fornisce nel momento in cui presenta la domanda. Non è però previsto dalla legge e nemmeno dal decreto ministeriale; si tratta di una prassi stabilita dalla convenzione.
L’articolo 4, dedicato alle modalità di concessione del finanziamento, prevede che l’istituto finanziatore, al momento soltanto Intesa Sanpaolo, versi l’anticipo a garanzia pensionistica sul conto corrente del richiedente, utilizzando l’IBAN fornito in sede di domanda.
È anche specificato che, in caso di variazioni di IBAN, il richiedente debba comunicare tempestivamente i nuovi estremi all’INPS, in via telematica attraverso l’apposita sezione del sito, in modo che l’istituto previdenziale informi la banca che a quel punto utilizza il nuovo codice per versare il beneficio previdenziale.
Non è dunque previsto che il versamento possa avvenire attraverso canali diversi dal conto corrente.
Il decreto ministeriale attuativo dell’APe, prevede che fra i motivi di rifiuto del prestito da parte dell’istituto finanziatore ci siano anche mancanze nelle dichiarazioni effettuate dal richiedente in sede di presentazione della domanda. In generale, quindi mi pare che la posizione della banca nel suo caso trovi conferma nelle norme.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz