In sede di presentazione dell’APE Volontaria ho inviato all’INPS il contratto di finanziamento e quello assicurativo firmato. Tra le indicazioni trovate sul sito dell’istituto vi era anche quella relativa alla revoca, da presentare entro 14 giorni dalla data della domanda, ma non si chiarisce se i 14 giorni partono dalla firma dei contratti o dal giorno in cui si riceve la risposta di accoglimento della domanda.
Tra le altre cose, nel contratto con l’istituto bancario si trova il piano di ammortamento e l’importo della rata, che però moltiplicata per 240 equivale a un importo diverso da quello che risultava dal calcolatore Inps: ciò è dovuto forse al fatto che nel contratto con la Banca non sono indicati gli importi relativi al recupero fiscale che invece sono conteggiati nel simulatore?
Il comma 169 della legge 232/2016 prevede che, dopo aver presentato domanda di APE Volontaria e di pensione di vecchiaia, queste non siano revocabili, a meno che non si eserciti il diritto di recesso assicurato dall’articolo 125-ter del TUB (Testo Unico Bancario). Il quale assicura 14 giorni a partire dalla conclusione del contratto.
Il termine dei 14 giorni per esercitare il diritto di recesso (in questo caso, revoca della domanda di APE Volontaripo) decorre quindi dalla conclusione del contratto oppure, se successivo, dal momento in cui il consumatore riceve tutte le condizioni e le informative previste dal TUB .
Per quanto riguarda lo scostamento di calcolo, mi sembra probabile che la soluzione sia quella che lei suggerisce.
Il simulatore INPS calcola l’agevolazione fiscale sulla restituzione del prestito, che invece non è inserita nel piano di ammortamento della banca.
Che, correttamente, è distribuito su 240 rate ventennali, spalmate quindi su 12 mensilità all’anno.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz