Leggo sul vostro sito che per la RITA devono mancare al massimo cinque anni dalla pensione. Dalle risposte da voi fornite si dice che
…nel 2018, possono fare domanda coloro che hanno 61 anni e sette mesi” ma anche che “la legge non prevede che i cinque anni si calcolino in base al requisito dell’anno in cui si richiede la RITA ma di quello in cui si matura la propria pensione.
Se seguo le indicazioni della prima risposta raggiungerei il requisito a novembre 2018, mentre se seguo la risposta data nel secondo articolo dovrei maturarla a settembre 2019. Ulteriore confusione giunge dal fatto che secondo la risposta data, nessuno che avrà 61 e 7 mesi nel 2018 potrà usufruirne perché la pensione di vecchiaia maturerebbe a tutti dopo i 67 anni secondo le previsioni di incremento dovute all’aspettativa di vita.
Confermo la seconda ipotesi, che prevede per lei la maturazione del diritto alla RITA a settembre 2019, e la ringrazio per l’occasione di fare chiarezza su questo punto. I cinque anni si calcolano rispetto al momento in cui si matura la pensione, comprendendo quindi gli incrementi alle aspettative di vita previsti.
La normativa di riferimento per la RITA sono i commi 168-169 della legge 207/2017, la manovra 2018. Mentre la circolare applicativa Covip specifica che la pensione di vecchiaia è quella prevista in base alle disposizioni di legge previste al momento di presentazione della domanda.
Quindi, lei deve prima calcolare la sua età pensionabile, ad esempio utilizzando l’apposito simulatore INPS online, e a quel punto togliere i cinque anni per capire se rientra o meno nella platea degli aventi diritto.
Le ricordo che ci vogliono anche almeno 20 anni di contributi versati alla previdenza obbligatoria e 5 anni di iscrizione al Fondo pensione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz