Bando incentivi start-up: al via i contributi statali

di Barbara Weisz

Pubblicato 16 Gennaio 2014
Aggiornato 20 Aprile 2015 15:08

Rete Incubatori: fino a 200mila euro a fondo perduto per ogni impresa, domande da aprile, criteri di ammissione, settori di attività e finanziamenti agevolabili nel bando in Gazzetta Ufficiale.

Per le micro e piccole imprese start-up è disponibile il nuovo bando per ricevere gli incentivi del Fondo Rete Incubatori: l’avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2014 e si può trovare sul sito di Invitalia. Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto fino a 200mila euro per ogni impresa (limite dei contributi de minimis imposti agli aiuti di Stato alle aziende), fino al 65% delle spese di investimento e cumulabili con altre agevolazioni finanziarie pubbliche. Le domande possono essere presentate dal 4 aprile 2014.

Incubatori ammessi

Per partecipare, le start-up devono essere insediate in uno degli incubatori della rete Invitalia e in regola con gli obblighi nei confronti del gestore dell’incubatore, o aver presentato domanda di insediamento ad incubatori: di proprietà /disponibilità dell’Agenzia e gestiti da soggetti giuridici esterni in forza di contratti di gestione; incubatori di proprietà delle ex società regionali, la cui attività è regolata da convenzioni preesistenti; incubatori gestiti da soggetti terzi il cui funzionamento è regolato da appositi atti di adesione.

Requisiti per imprese

  • Regolarmente costituite sotto forma di società e iscritte nel Registro Imprese;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali;
  • in regime di contabilità ordinaria;
  • non tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e in regola con gli obblighi contributivi;
  • Non destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
  • aver restituito agevolazioni pubbliche per le quali è stato disposto un ordine di recupero;
  • non risultare impresa in difficoltà (come definita nel Regolamento GBER (Reg 800/2008);

Non sono ammesse le domande presentate da imprese che, alla data della domanda, risultano insediate negli incubatori da oltre 36 mesi e non prevedano l’uscita dalla struttura e lo sviluppo sul territorio.

Attività

  • Attività manifatturiere: tutte.
  • Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, limitatamente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili o assimilate, con potenza non superiore a 50 MW elettrici.
  • Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (limitatamente a rifiuti non pericolosi di origine industriale e commerciale.
  • Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti.
  • Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse e attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici.
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche (escluse quelle veterinarie).
  • Noleggio, agenzie di viaggio, alcuni servizi di supporto alle imprese: ricerca, selezione, fornitura di personale, servizi di vigilanza privata, attività dei call-center.
  • Istruzione secondaria tecnica e professionale, istruzione universitaria e post-universitaria, accademie e conservatori.
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento,
  • Attività delle lavanderie industriali.

Spese

  • Progettazione e direzione lavori, studi di fattibilità economico-finanzaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge: nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile.
  • Suolo aziendale, sue sistemazioni e indagini geognostiche: nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile.
  • Opere murarie ed assimilitate e infrastrutture specifiche aziendali:: nella misura in cui pertinenti e congrue secondo i parametri validi per le imprese industriali. Nel caso di imprese in uscita dalla struttura e di sviluppo sul territorio, l’ammontare relativo all’insieme di queste spese è agevolabile nel limite del 50% dell’investimento complessivo ammissibile. Queste spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale.
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa: ci sono paletti per le attrezzature facenti parte del programma di investimenti da agevolare ma che non sono installate presso l’unità produttiva interessata dal programma medesimo, ma presso altre unità dells tessa impresa.
  • Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
  • Brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Domande

Le domande vanno presentate a partire dal 4 aprile 2014 (il 90esimo giorno dalla presentazione in Gazzetta Ufficiale), esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura che sarà disponibile sul sito  https://incentivincubatori.invitalia.it. Sempre sul sito di Invitalia, almeno 30 giorni prima dell’avvio delle domande saà pubblicata la modulistica. Il ricevimento delle domande proseguirà fino a esaurimento delle risorse, pari a 5.145.457 euro. (Scarica il bando Fondo Rete Incubatori).