Il sistema di finanziamento di tipo collaborativo Crowdfunding permette di sostenere persone e imprese start-up mediante sovvenzioni private, anche di modesta entità, gestite in modo trasparente e condiviso, utilizzando siti Internet (piattaforme o portali) e ricevendo talvolta in cambio una ricompensa. È dunque un processo di finanziamento dal basso, che impegna organizzazioni e risorse nella realizzazione di progetti di business, di vendita di prodotti e servizi (Reward Crowdfunding) o di altra natura (Lending, Donation…). A livello mondiale il giro d’affari 2012 è stato di 2,8 miliardi di dollari, a riprova delle sue potenzialità come volano di sviluppo. L’Italia si è dotata da poco di una normativa sul Crowdfunding di tipo Equity (finanziamento per l’avvio di una start-up innovativa) unica nel suo genere, che le offre un vantaggio competitivo importante persino rispetto agli USA, che approverà nei prossimi mesi l’equivalente Jobs Act.
Equity Crowdfunding
Si parla di Equity Crowdfunding quando, tramite l’investimento online, si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano. È comunque possibile distinguere altri modelli di Crowdfunding, a seconda del tipo di rapporto che si instaura tra il soggetto che finanzia e quello che ha richiesto il finanziamento. L’Italia è il primo paese europeo a dotarsi di una normativa che disciplina l’Equity Crowdfunding, per quanto gli addetti ai lavori abbiano evidenziato perplessità in merito ad alcune limitazioni della normativa, che si auspica possano essere superate a breve.Il tessuto produttivo italiano è costituito essenzialmente da PMI che spesso incontrano difficoltà ad ottenere finanziamenti dalle banche. Difficoltà ancora maggiori le riscontrano le imprese neo-costituite. Di queste, quelle che rientrano nella definizione di Start-up innovativa possono fruire di diverse agevolazioni compreso il finanziamento online tramite piattaforme e siti di Equity Crowdfunding.
Regolamento Consob
A chiarire regole e requisiti sono il Decreto Crescita bis (decreto n. 179/2012 convertito nella legge 221/2012) e il Regolamento della Consob, a cui è stato affidato il compito di disciplinare specifici aspetti del fenomeno per creare un “ambiente” che ispiri fiducia negli investitori tramite regole chiare e modalità di finanziamento via internet standardizzate. Sono stabiliti i requisiti per i gestori dei portali di equity crowdfunding e gli obblighi connessi a tale attività, fra cui la registrazione presso apposito registro, la trasparenza sulle offerte in corso per comprendere bene la natura dell’investimento, gli strumenti finanziari offerti dalle start-up (quote o azioni rappresentative del capitale sociale…) e soprattutto i rischi connessi all’operazione di finanziamento.
Il gestore, al termine della raccolta degli ordini di acquisto, li trasmette ad un intermediario finanziario autorizzato. Al di sotto delle soglie di 500 euro per singolo investimento e 1.000 euro annui per le persone fisiche e di 5.000 euro per investimento e 10.000 euro annui per le persone giuridiche, non verrà applicata la direttiva Mifid. In caso di cambio del controllo della società qualsiasi investitore, tranne quelli professionali, ha diritto di recesso entro 7 giorni dall’invio dell’ordine e può vendere le proprie partecipazioni.
Uno dei due punti controversi del regolamento è l’obbligo di far sottoscrivere per le start-up almeno il 5% degli strumenti finanziari offerti ad investitori professionali, comprese fondazioni bancarie ed incubatori certificati di start-up innovative. L’altro è la mancata estensione di questa formula di finanziamento alle aziende diverse dalle Start-up Innovative, che in Italia sono una minoranza del totale.
Per saperne di più su regolamento e normativa è possibile consultare la sezione dedicata al crowdfunding sul sito Consob con le FAQ che rimandano anche ad approfondimenti puntuali della normativa. Segnaliamo anche i corsi Iter sull’argomento, volti ad evidenziare funzionamento e vantaggi del sistema.