Le imprese non stanno approfittando dei fondi a disposizione per compensare il ritardo nei pagamenti della PA: per il 2012 ci sono ancora 1,4 mld di euro.
A riferirlo è il ministro dell’Economia Vittorio Grilli in audizione alla Camera sulla nota di aggiornamento al DEF, il Documento di programmazione Economica e Finanziaria 2012. Secondo il MEF e l’ABI, la certificazione dei crediti – che permette di farsi anticipare le somme dalle banche – sta funzionando bene e per questa opportunità ci sono ancora disponibili fondi.
Per beneficiare dei fondi per imprese che vantano crediti con la PA leggi:
- Compensazione crediti – guida alle agevolazioni
- Certificazione debiti con la PA centrale – modelli di domanda
- Certificazione debiti con le PA locali – modelli di domanda
Resta da capire quali siano i soldi che le aziende non hanno chiesto del plafond totale, di cui 4,7 mld erano destinati ai fondi di cassa e 2 mld alla compensazione delle fatture non saldate con Titoli di Stato, che potrebbero ad esempio aver incontrato lo scarso entusiasmo in quanto strumento poco appetibile (vai ai dettagli sulla compensazione crediti PA in Titoli di Stato).
Direttiva UE su pagamenti PA
Per una soluzione strutturale del problema, il Governo conferma la volontà di anticipare il recepimento della direttiva europea sul ritardo dei pagamenti (2011/7/UE) entro quest’anno. La direttiva revede un tempo massimo di pagamento di 30 giorni, pena interessi di mora superiori all’8%.
Leggi anche, Ritardo pagamenti: la tempistica sulle direttive
Il problema dei ritardi di pagamento non è dunque solo italiano: la Penisola vanta record negativi in materia ma la difficoltà accomuna le imprese di tutta Europa, in particolare le PMI.
Bruxelles ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per l’attuazione della direttiva: per l’Italia, appuntamento a Roma il 5 ottobre, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento europeo.
Previsto un intervento del vicepresidente Ue Antonio Tajani, responsabile per Industria e Imprenditoria; partecipano Raffaele Baldassarre, relatore per il Parlamento europeo della direttiva in commissione Affari Legali e Francesco De Angelis, relatore per il Parlamento europeo della direttiva in commissione Industria, Ricerca ed Energia.