Entrerà in vigore il prossimo 6 maggio il prestito vitalizio ipotecario, un’alternativa alla pensione integrativa che tra i vantaggi evita l’eventuale perdita della proprietà immobiliare: agli eredi non verrà preclusa la possibilità di recuperare l’immobile dato in garanzia, ma lascerà a questi ultimi la scelta di rimborsare il credito della banca ed estinguere la relativa ipoteca. La novità è prevista dalla legge n. 44 del 2 aprile 2015, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92/2015, che ha modificato l’articolo 11-quaterdecies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, in materia di disciplina del prestito vitalizio ipotecario.
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In sostanza la legge prevede la possibilità per i pensionati, o meglio per gli over 60enni, di usufruire di un prestito vitalizio ipotecario in cambio di liquidità immediata: i proprietari dell’immobile non ne perdono il possesso, ma convertono parte del suo valore in denaro, un vitalizio tramite accensione di un’ipoteca con la banca, lasciando poi agli eredi la possibilità di riscattarlo. La banca riconoscerà al pensionato un finanziamento di somma pari ad una percentuale del valore di mercato dell’immobile stabilito con una perizia, garantito direttamente dall’ipoteca iscritta sulla casa a favore della banca o della finanziaria.
Successivamente alla morte dei proprietari, gli eredi potranno, nel caso in cui il proprietario non decida di rimborsare anticipatamente il finanziamento, scegliere una delle seguenti alternative:
- estinguere il debito nei confronti dalla banca;
- vendere l’immobile ipotecato;
- affidare la vendita alla banca mutuataria per rimborsare il credito.
Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà adottare il Regolamento che stabilisca le regole per l’offerta dei prestiti vitalizi ipotecari, individuando i casi e le formalità che comportino una riduzione significativa del valore di mercato dell’immobile tali da giustificare la richiesta di rimborso integrale del finanziamento. Il Regolamento dovrà essere adottato sentite l’ABI e le associazioni dei consumatori. La nuova disciplina si applica ai finanziamenti stipulati dopo la data di entrata in vigore della nuova normativa. (Fonte: Gazzetta Ufficiale).