Le imprese che assumono giovani under 29 anni che non studiano né lavorano (NEET – Not in Education, Employment or Training), hanno diritto a un incentivo economico da 1.500 a 6.000 euro a seconda del contratto, nell’ambito del piano Garanzia Giovani. Il programma UE e attivato in Italia favorisce l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro previa iscrizione online (al portale nazionale o a quelli regionali della Garanzia Giovani): dopo un colloquio di valutazione, i CV vengono inseriti in una banca dati, da cui attingono aziende, enti e agenzie per attivare percorsi di formazione, stage e lavoro; previsti anche strumenti di accesso al credito per iniziative di auto-imprenditorialità.
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Guida ai contributi
L’incentivo economico spetta a ogni datore di lavoro (imprese e professionisti) per assunzioni effettuate tra il 3 ottobre 2014 ed il 30 giugno 2017, con contratto:
- a tempo determinato,
- a tempo indeterminato,
- anche in somministrazione (minimo 6 mesi).
Se il contratto è part-time l’incentivo è ridotto proporzionalmente all’orario, che deve essere pari ad almeno il 60% del tempo pieno. La misura dell’incentivo cambia in base alle 4 categorie di profilazione:
Tipologia contratto | Profilazione bassa | profilazione media | profilazione alta | profilazione molto alta |
Tempo determinato fra 6 e 12 mesi | niente bonus | niente bonus | 1500 euro | 2000 euro |
Tempo determinato oltre i 12 mesi | niente bonus | niente bonus | 3000 euro | 4000 euro |
Tempo indeterminato | 1500 euro | 3000 euro | 4500 euro | 6000 euro |
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L’impresa può accedere all’incentivo una sola volta per ogni lavoratore, con l’unica eccezione della trasformazione del contratto a tempo indeterminato, che deve però rimanere nella stessa Regione (o Provincia Autonoma) in cui si è svolto il rapporto a termine. Il datore di lavoro deve essere in regola con obblighi contributivi, norme sulla sicurezza sul lavoro, rispetto dei contratto nazionali o territoriali. I finanziamenti sono attivati dalle Regioni: al momento, mancano all’appello Piemonte, Valle d’Aosta e Campania.
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Esclusioni
In caso di somministrazione l’agevolazione non spetta se l’Agenzia incassa già altri finanziamenti pubblici, come il “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani”. Non spetta neanche per i rapporti di apprendistato (per i quali ci sono altre agevolazioni, sempre nell’ambito della Garanzia Giovani), lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio.
Come ottenere il Bonus
L’impresa (o professionista) deve presentare apposita domanda all’INPS, avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza online “GAGI”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”. Il modello è accessibile dal sito web dell’istituto previdenziale attraverso il percorso: Servizi Online > “per tipologia di utente” > “aziende, consulenti e professionisti” > “servizi per le aziende e consulenti” (autenticazione con codice fiscale e PIN) > “dichiarazioni di responsabilità del contribuente”.
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Entro il giorno successivo al ricevimento della domanda, l’INPS effettua le verifiche del caso e invia comunicazione all’azienda con esito e quantificazione dell’incentivo spettante. A quel punto l’impresa ha 7 giorni per attivare l’assunzione (se ancora non l’ha fatto) e 14 per comunicarla all’INPS (attraverso l’applicazione DiResCo). L’invio di questa conferma rappresenta, di fatto, la domanda di accesso al beneficio.