Per chi avvia una nuova attività imprenditoriale o di lavoro autonomo aderendo al relativo regime fiscale (NIP – nuove iniziative produttive) è possibile godere di un contributo economico ( (articolo 13 legge 388/2000) sotto forma di credito di imposta per acquistare apparecchiature informatiche. La Legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013, articolo 1, comma 577 – Dpcm 20 febbraio 2014) ha previsto, con decorrenza dal 1 gennaio 2014, una riduzione del 15% di questa agevolazione (in origine fissata al 40%) per acquisti eseguiti dal 2014 e utilizzo successivo al 21 marzo. Spese agevolabili: personal computer e accessori per la connessione internet (router, modem). Il credito è concesso non solo in caso di acquisto delle apparecchiature ma anche di locazione finanziaria. Il limite massimo di spesa agevolabile resta fissato a 309,87 euro, da usare in compensazione nel Modello F24 tramite codice tributo “6763” (Credito d’imposta per l’acquisto di apparecchiature informatiche e accessori maturato dal 12/02/2003 – Art.13, comma 5, l. n. 388/2000). Il credito non è rimborsabile e non concorre alla formazione del reddito imponibile. NB: Con l’entrata in vigore nel 2012 del nuovo Regime dei Minimi (regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità), i cui requisiti di accesso sono simili ma che prevedono una imposizione fiscale agevolata sostitutiva dell’IRPEF al 5% per 5 anni invece di una del 10% per 3 anni – in assenza di un’abrogazione esplicita dell’art. 13 della L. 388/2000, si può ritenere che il regime delle nuove iniziative produttive sia rimasto in vigore.
Richiesta
I soggetti che intendono beneficiare del credito devono prima procedere all’acquisto e poi presentare un’apposita istanza tramite modello IPC. L’istanza di attribuzione del credito d’imposta deve essere conservata insieme alla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che attesta la ricezione in via telematica. In caso di diniego per esaurimento fondi, il contribuente deve presentare nuova istanza nell’anno successivo.
=> Scarica il modello IPC
Il mod. IPC è composto da un frontespizio (informativa sul trattamento dei dati personali, dati identificativi del contribuente, attestazioni di possesso requisiti, sottoscrizione istanza) e da un Quadro A (dati di acquisto delle apparecchiature e determinazione del credito d’imposta), in cui indicare numero e data del documento comprovante l’acquisto (fattura/scontrino fiscale) ed importo del prezzo d’acquisto al netto dell’IVA detraibile.
=> Istruzioni di compilazione
La domanda si presenta dal 1° febbraio di ogni anno utilizzando il software CREDIT RFA, accessibile tramite servizi telematici Internet o soggetti abilitati (professionisti, associazioni di categoria, CAF…), che devono rilasciare al soggetto richiedente una dichiarazione attestante il loro impegno a trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati in essa contenuti.
NB: Con il modello IPC si può anche chiedere la rinuncia ad una istanza precedentemente inviata quando per qualsiasi motivo (es.: errori in un’istanza già presentata o nella valutazione di requisiti e condizioni per fruire dell’agevolazione) il contribuente voglia annullare un’istanza già inviata entro 30 giorni. In questo caso deve essere compilato solo il frontespizio, indicando il numero di protocollo attribuito dal servizio telematico all’istanza alla quale si intende rinunciare.