Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 277/2016 la Legge su Cinema e Audiovisivo (Legge n. 220/2016) che dà il via alle misure di intervento pubblico per la promozione e il sostegno delle attività cinematografiche e audiovisive, in quanto attività di rilevante interesse generale, che contribuiscono alla definizione dell’identità nazionale e alla crescita civile, culturale ed economica del Paese, favoriscono la crescita industriale, promuovono il turismo e creano occupazione, anche attraverso lo sviluppo delle professioni del settore.
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Obiettivi
L’intervento punta a:
- garantire il pluralismo dell’offerta cinematografica e audiovisiva;
- favorire il consolidarsi dell’industria cinematografica nazionale nei suoi diversi settori anche tramite strumenti di sostegno finanziario;
- promuovere le coproduzioni internazionali e la circolazione e la distribuzione della produzione cinematografica e audiovisiva, italiana ed europea, in Italia e all’estero;
- assicurare la conservazione e il restauro del patrimonio filmico e audiovisivo nazionale;
- curare la formazione professionale, favorendo il riconoscimento dei percorsi formativi seguiti e delle professionalità acquisite, e promuovere studi e ricerche nel settore cinematografico;
- disporre e sostenere l’educazione all’immagine nelle scuole e favorire tutte le iniziative idonee alla formazione del pubblico;
- promuovere e favorire la più ampia fruizione del cinema e dell’audiovisivo, tenendo altresì conto delle specifiche esigenze delle persone con disabilità, secondo i principi stabiliti dalle convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia in materia;
- riservare particolare attenzione alla scrittura, progettazione, preparazione, produzione, post-produzione, promozione, distribuzione e programmazione dei prodotti cinematografici e audiovisivi italiani e alla valorizzazione del ruolo delle sale cinematografiche e dei festival cinematografici quali momenti di fruizione sociale collettiva del prodotto cinematografico.
Le agevolazioni al settore del cinema e dell’audiovisivo, riconosciute a decorrere dal 2017 sulla base di decreti attuativi emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri e finanziate attraverso l’apposito Fondo per il cinema e l’audiovisivo, si traducono nel concreto in:
- incentivi e agevolazioni fiscali sotto forma di credito d’imposta;
- contributi automatici;
- contributi selettivi;
- contributi alle attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva.
Per fruire degli incentivi l’impresa di produzione, a ultimazione dell’opera, dovrà depositarne una copia, anche digitale, presso la Cineteca nazionale, pena la decadenza dai benefici concessi. In più le opere cinematografiche e audiovisive dovranno ottenere il riconoscimento della nazionalità italiana, con unica eccezione il credito d’imposta per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi.
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