Controlli a campione sui finanziamenti concessi grazie al Bando Microcredito PMI (decreto ministeriale 24 dicembre 2014). Si tratta del Fondo di 40 milioni di euro che serviranno ad agevolare l’accesso al credito delle PMI, offrendo loro la garanzia per coprire le somme del prestito bancario.
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Controlli
Nella scheda tecnica sul microcredito del Fondo di Garanzia PMI, elaborata dal gestore Medio Credito Centrale (MCC) e aggiornata a luglio si legge:
“Il gestore del Fondo, in sede di controllo a campione ovvero in sede di escussione, potrà effettuare verifiche sulla effettiva rispondenza dell’operazione ai requisiti previsti dal Decreto MEF 176/2014 sia in relazione ai soggetti beneficiari, che sui parametri dell’operazione, che sulla somministrazione dei servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio da parte dell’operatore di microcredito ovvero del soggetto terzo affidatario”.
L’obiettivo è di fare in modo che i fondi vengano effettivamente destinati per le finalità previste dalla normativa di riferimento e dalle vigenti disposizioni operative.
Bando
Ricordiamo brevemente che il Bando prevede la possibilità di attivare finanziamenti fino a 25mila euro, oppure 35mila subordinando i versamenti successivi ai primi al pagamento puntuale delle ultime sei rate e al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano presentato.
=> Microcredito PMI: il bando MiSE
Requisiti
I requisiti per i professionisti che intendono accedere alla garanzia sono rigidi:
- partita IVA già aperta o impresa già costituita;
- iscrizione alla Camera di Commercio;
- documenti contabili;
- attività da meno di 5 anni;
- attivo patrimoniale non superiore a 300.000 euro;
- ricavi lordi fino a 200.000 euro;
- livello di indebitamento non superiore a 100.000 euro.
Beneficiari
- ditte individuali;
- società semplici, con massimo 5 dipendenti (10 nel caso di Società di persone, Srl semplificate, cooperative).
- Sono escluse le società di capitali.