Si aprirà il prossimo 5 febbraio lo sportello di accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale, strumento rientrante nel PNRR e basato su risorse pari a 400 miliardi di euro.
Le risorse del Fondo sono messe a disposizione per allineare il sistema produttivo italiano alle politiche UE di contrasto ai cambiamenti climatici.
A dettare le regole per l’accesso ai contributi a fondo perduto è il MIMIT con un decreto ad hoc: possono ottenerli le imprese di qualsiasi dimensione che operano all’interno del territorio nazionale per perseguire una delle seguenti finalità:
- maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
- uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione ottenuta anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.
Il 40% delle risorse è a disposizione delle Regioni del Sud, ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre una quota pari al 50% sarà riservata alle imprese energivore.
Spese agevolabili:
- suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento),
- opere murarie e assimilate funzionali agli obiettivi (nel limite del 40% dell’investimento),
- impianti e attrezzature di nuova fabbricazione,
- software, brevetti, licenze, competenze e conoscenze tecniche non brevettate.
Le domande dovranno essere presentate in via telematica attraverso la piattaforma di Invitalia, che pubblicherà lo schema per la compilazione delle istanze e la documentazione da allegare. Termini e modalità sono invece indicate nel decreto direttoriale del 23 dicembre scorso.