A un anno dal rifinanziamento del Reddito di Libertà concesso alle donne vittime di violenza, arriva finalmente il decreto che sblocca le risorse stanziate dal Governo con la Legge di Bilancio 2024, ripartendo i fondi e delineando le priorità per le richieste già presentate all’INPS.
Le risorse sono suddivise tra le Regioni tenendo conto della popolazione femminile dai 18 ai 67 anni censita dall’ISTAT, tuttavia ogni amministrazione regionale può ampliare i fondi con risorse proprie.
Il contributo economico è pari a 500 euro su base mensile per un massimo di 12 mensilità.
Le domande per accedere al beneficio possono essere presentate all’INPS tra il 1° gennaio e il 31 dicembre di ogni anno: come accennato sopra, attualmente viene data la priorità alle richieste ancora in stallo anche se inoltrate negli anni scorsi, a causa della mancanza di fondi.
Con la firma del decreto attuativo da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti datata 2 dicembre 2024, vengono dunque individuate le coperture per il beneficio, erogato a favore delle donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali e che si trovano in condizioni di povertà.