Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha emanato il decreto che rende operativi i nuovi incentivi per la transizione ecologica e digitale delle imprese dei settori tessile, moda e accessori.
Il provvedimento attua le disposizioni della Legge sul Made in Italy (n. 206/2023), con lo scopo di incentivare investimenti che favoriscano l’innovazione sostenibile in questi settori.
Vediamone i dettagli.
Moda e tessile: incentivi per la transizione delle imprese
L’iniziativa mira a sostenere gli investimenti volti alla transizione verde e digitale delle imprese italiane del settore tessile, moda e accessori.
Le aziende interessate potranno avvalersi di agevolazioni per finanziare progetti che mirano a migliorare la sostenibilità e l’innovazione tecnologica dei loro processi produttivi, in conformità con quanto previsto dall’articolo 11, comma 2, della Legge n. 206 del 27 dicembre 2023.
Le imprese che rientrano nei codici ATECO indicati nel Decreto Interministeriale (MIMIT e MEF) 8 agosto 2024 potranno beneficiare di contributi a fondo perduto, fino a un massimo del 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 60mila euro per impresa.
Spese ammissibili
Le agevolazioni riguarderanno in particolare le seguenti categorie di spese.
- Formazione del personale: attività formative per migliorare le competenze dei dipendenti riguardanti le tecnologie abilitanti e i processi innovativi.
- Tecnologie abilitanti: implementazione di tecnologie come cloud computing, intelligenza artificiale, blockchain, Internet of Things (IoT), robotica avanzata, realtà aumentata, e altre soluzioni innovative utili per lo sviluppo aziendale.
- Certificazioni di sostenibilità ambientale: ottenimento di certificazioni che attestino la sostenibilità dei processi produttivi.
- Analisi di Life Cycle Assessment (LCA): servizi per l’analisi dell’impatto ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.
Domande di agevolazione
L’intervento sarà gestito da Invitalia, che avrà il compito di esaminare le domande di agevolazione e curare l’istruttoria per l’ammissione ai contributi.
I termini per la presentazione delle domande e altre specifiche saranno stabiliti con un successivo provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.