Tra l’Assegno Unico, il Bonus asilo nido, il contributo per la maternità offerto dai Comuni e altre misure per le famiglie, i genitori di minorenni possono contare su numerosi sostegni e agevolazioni, che possono raggiungere complessivamente un valore economico fino a 10mila euro per ciascun figlio.
I contributi e sussidi disponibili in questo 2024 sono finalizzati ad offrire un sostegno al reddito dei nuclei con figli ma anche a promuovere la genitorialità e incrementare le nascite, stabilendo specifici requisiti di accesso.
Assegno unico
Con l’Assegno Unico, ad esempio, i genitori percepiscono un importo mensile pari a circa 199 euro con ISEE fino a 17.090,61 euro, tuttavia sono previste maggiorazioni in presenza di almeno un figlio che non hanno compiuto il primo anno di vita (oppure se nel nucleo familiare ci sono almeno tre figli minori, fino al compimento dei 3 anni).
Considerando tutte le maggiorazioni applicabili, nei nuclei a basso reddito con figli disabili ad esempio, l’AUU può arrivare a valere più di 5mila euro l’anno.
Bonus asilo nido
Il Bonus asilo nido, invece, si basa sull’erogazione di un importo annuo che varia in base all’ISEE (da 1500 euro fino a 3mila euro), con maggiorazioni dal secondo figlio in poi.
In base alle novità 2024, il bonus può arrivare a 3.600 euro per i nuovi nati se in famiglia c’è già un fratello con meno di 10 anni e se l’ISEE non supera i 25.000 euro.
Maternità dei Comuni
L’assegno maternità dei Comuni è previsto per le donne che in gravidanza non hanno avuto copertura assicurativa e contributiva, quindi disoccupate o con impieghi che non prevedono copertura contributiva). Il requisito economico impone un ISEE 2024 non superiore a 20.221,13 euro annui.
L’importo dell’assegno di maternità alle mamme disoccupate – che è erogato dall’INPS ma che va richiesto al Comune di residenza – è pari a 404 euro per cinque mensilità, per un totale di oltre 2mila euro per ogni figlio.
Detrazioni IRPEF
Fanno parte degli aiuti concessi ai genitori anche le detrazioni IRPEF per le spese di istruzione (19% su una spesa massima di 800 euro l’anno), per la frequenza di corsi sportivi (detrazione del 19% su una spesa massima di 210 euro l’anno) e per la frequenza di scuole di musica, bande o cori (sempre al 19% fino a un tetto massimo di 1.000 euro).
La detrazione per figli a carico spetta invece soltanto dopo i 21 anni di età (prima si applica l’Assegno Unico).
Altre misure
Ci sono poi altre misure a cui i lavoratori possono accedere, come ad esempio i fringe benefit fino a 2mila euro erogati dai datori di lavoro ai dipendenti con figli: in questo caso non c’è un obbligo da parte dell’azienda, ma il salario aggiuntivo può rientrare nella contrattazione con il singolo lavoratore, con vantaggi per entrambe le parti.
Per i figli maggiorenni si segnalano anche i nuovi Bonus per i giovani: Carta Cultura e del Merito, che assieme valgono mille euro.