Aperte le domande 2024 per il Voucher 3I – Investire in Innovazione, l’incentivo promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestito da Invitalia, volto a sostenere le startup innovative e le microimprese nell’acquisizione di servizi specialistici per la brevettazione delle loro invenzioni industriali.
Previsto dalla Legge su Made in Italy (articolo 6 della legge 206/2023), agevola le spese per i servizi professionali resi da avvocati e consulenti in proprietà industriale.
Vediamo come funziona e come fare domanda.
Voucher 3I – Investire in innovazione
Il Voucher 3I – Investire in innovazione può essere utilizzato «per l’acquisto di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive, alla redazione della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi e all’estensione all’estero della domanda nazionale».
I criteri e le modalità di erogazione de contributo – che vanta una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024 – sono illustrati nel Decreto 8 agosto 2024 (Concessione, per l’anno 2024, della misura agevolativa del voucher 3I).
Tramite il “Voucher 3I” è possibile acquisire i seguenti servizi di consulenza forniti dai professionisti iscritti negli elenchi gestiti dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale:
- verifica della brevettabilità dell’invenzione e ricerche di anteriorità preventive;
- stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
- deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.
L’importo dell’agevolazione è concesso in regime “de minimis”, nelle misura di 1.000, 3.000 e 4.000 euro + IVA a seconda della spesa sostenuta.
Invio domande per il Voucher 3I
In base al decreto 19 novembre 2024, a partire dal 10 dicembre 2024, le imprese interessate possono presentare domanda per accedere al Voucher 3I attraverso la piattaforma online di Invitalia, esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile nella sezione dedicata al Voucher 3I. È necessario compilare il form e allegare la documentazione richiesta.
È possibile inoltrare l’istanza dalle 9.00 alle 18.00 dei giorni lavorativi. Le domande sono valutate in base all‘ordine cronologico di arrivo, fino all’esaurimento dei fondi disponibili, che ammontano a 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024.
Servizi finanziabili e costi ammessi
Il voucher copre i costi per i seguenti servizi di consulenza:
- verifica della brevettabilità dell’invenzione e ricerche di anteriorità preventive al deposito della domanda di brevetto, con un contributo di 1.000 euro più IVA;
- stesura della domanda di brevetto e deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), con un contributo di 3.000 euro più IVA;
- deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, con un contributo di 4.000 euro più IVA.
I servizi di consulenza devono essere forniti da professionisti qualificati, iscritti negli elenchi gestiti dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale.
Requisiti per l’accesso al Voucher 3I
Possono accedere al Voucher 3I: startup innovative, iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese, come definite dall’art. 25, comma 2, del D.L. n. 179/2012; microimprese, ossia imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro, secondo la definizione dell’allegato 1 del regolamento (UE) n. 651/2014.
Per le Startup innovative bisogna rispettare tutte le condizioni che ne garantiscono la classificazione. Le riportiamo di seguito in dettaglio.
- Costituzione: non superare i 60 mesi dalla data di fondazione.
- Sede: avere sede in Italia, in un Paese UE o nello Spazio Economico Europeo, con una filiale o sede produttiva in Italia.
- Produzione: valore totale della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro dal secondo anno di attività.
- Distribuzione utili: non distribuire utili, né averlo fatto in passato.
- Attività principale: sviluppare, produrre o commercializzare prodotti/servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
- Origine: non essere nata da fusioni, scissioni o cessioni d’azienda.
Inoltre, devono rispettare almeno uno dei seguenti requisiti:
- Ricerca e sviluppo: investire almeno il 15% del valore della produzione in attività di ricerca e sviluppo.
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Personale qualificato:
- Almeno un terzo del personale deve essere dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori.
- Oppure, almeno due terzi deve possedere una laurea magistrale.
- Proprietà intellettuale: possedere brevetti, licenze industriali o software registrati direttamente legati all’attività d’impresa.