Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico, riconosciuto alle persone guarite da una patologia oncologica al fine di evitare qualsiasi forma di pregiudizio o disparità di trattamento.
Il disegno di legge riconosce il diritto di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nell’ambito della stipulazione o del rinnovo di contratti relativi a servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi, così come relativamente alla stipula di ogni tipo di contratto, anche tra privati.
Il testo del disegno di legge detta regole anche per l’accesso a concorsi e selezioni, pubbliche e private, quando è previsto l’accertamento di requisiti psico-fisici o concernenti lo stato di salute dei candidati:
È fatto divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati medesimi concernenti patologie oncologiche da cui essi siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.
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Il diritto è concesso alle persone che sono guarite da una malattia oncologica nel caso in cui il trattamento si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Il lasso temporale è ridotto a cinque anni qualora la patologia sia insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età.