L’Italia è fanalino di coda in Europa sui prestiti alle imprese, pur a fronte di un’eccellenza rappresentata dal Fondo di Garanzia PMI. Il Governo, partendo da questa considerazione, sta pensando a misure che potenzino lo strumento: per esempio, rendere strutturale la garanzia pubblica per i finanziamenti fino a 5 milioni di euro.
Lo hanno dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, in occasione di un convegno ANSPC (Associazione Nazionale per lo Studio Dei Problemi del Credito).
Garanzia rafforzata sui prestiti alle PMI
Si tratta di una misura introdotta durante la pandemia per stimolare il mercato dei prestiti alle PMI e seplificare l’accesso al credito. Al momento prorogata dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2023, offre la garanzia del Fondo per prestiti fino a 5 milioni di euro concessi ad ogni una singola azienda.
L’idea è di rendere permanente la nuova soglia, senza tornare al precedente massimale di 2,5 milioni di euro. Anche in considerazione dello scarso posizionamento dell’Italia rispetto ai partner UE per l’accesso al credito.
Stretta del credito dovuta agli alti tassi
In generale, il secondo trimestre dell’anno ha segnato un evidente calo dei prestiti in tutta Europa: il rapporto BCE (Banca Centrale Europea) del luglio scorso indica un calo del 15% della domanda, dovuto principalmente alla stretta monetaria.
L’Italia segna però numeri peggiori rispetto ai partner comunitari. In base a un report della Cgia di Mestre, da maggio 2022 a maggio 2023, il 5% dei prestiti alle imprese nel Belpaese è il secondo dato peggiore dopo quello di Cipro.
Per contro, ha segnalato il ministro Urso, «il Fondo di garanzia italiano è una best practice a livello europeo che ci viene invidiata e imitata».
Il ruolo chiave della garanzia pubblica
In generale, tutti gli attori del sistema, banche in primis, sono d’accordo sull’importanza e sull’efficacia del sistema delle garanzie pubbliche.
Secondo uno studio di Stefano Caselli (ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari dell’università Bocconi), per ogni milione di garanzia pubblica si sbloccano 14 milioni di prestiti bancari. Un moltiplicatore che ben esemplifica l’impatto virtuoso sul mercato.
Bisogna ora capire in che modo il Governo intende intervenire, cioè quale sarà il provvedimento in cui inserire la norma e come calibrarla. Sembra relativamente probabile che il veicolo possa essere la Legge di Bilancio 2024.