Tratto dallo speciale:

PlusAdvance, strumenti tech per la liquidità delle aziende

di Barbara Weisz

18 Settembre 2023 11:16

logo PMI+ logo PMI+
Giovane fintech, fornisce servizi di ottimizzazione del circolante su piattaforma cloud: intervista al founder, Massimiliano Gattari.

«Siamo nati per aiutare le imprese a ottimizzare i tempi di incasso e pagamento»: così Massimiliano Gattari, fondatore e amministratore delegato di PlusAdvance, presenta il core business della sua azienda. Una fintech attiva nel segmento della Supply Chain Finance, aperta nel 2019, fra le prime in Italia a entrare in questo specifico settore.

Lavora attraverso una piattaforma in cloud, che grazie ad algoritmi evoluti è in grado di fornire una serie di di gestione della liquidità: Dynamic Discounting, Confirming, Card2Account. Vediamo come funzionano.

Dynamic Discounting: sconto “pronto cassa” evoluto

Il servizio con cui Plus Advance ha iniziato la sua attività è il Dynamic Discounting. Fondamentalmente «è uno sconto pronto cassa»: un’azienda paga in anticipo le fatture ai suoi fornitori in cambio di uno sconto. La novità abilitata dalla piattaforma è che il servizio consente di portare questo strumento su larga scala, coinvolgendo fornitori anche di piccole dimensioni e offrendo negoziazioni sullo sconto in tempo reale, con algoritmi dedicati.

«Fin dall’inizio abbiamo costruito prodotti con un approccio aperto e inclusivo per le aziende. Abbiamo costruito algoritmi in grado di “ascoltare” le esigenze finanziatore e rispettando il suo obiettivo di far rendere la liquidità, ma abbiamo anche to al fornitore la libertà di fare una controproposta».

una negoziazione che avviene sulla piattaforma, con algoritmi che rispondono in tempo reale: il fornitore può quindi utilizzare il servizio volta per volta.

In base a quali parametri l’algoritmo conduce la negoziazione? «Il valore della piattaforma è proprio nell’algoritmo. Fa sia ragionamenti statici (è in grado di conoscere bilanci, e altri dati), e analisi predittive, scegliendo quindi come comportarsi facendo predizioni su come quel fornitore potrebbe comportarsi. Infine, ha feedback negativi o positivi del fornitore».

L’algoritmo è in grado di selezionare fatture giuste e fornitori giusti.

Il cliente di PlusAdvance è il capofiliera, dal quale i fornitori sono invitati sulla piattaforma. Il meccanismo ha generato una sorta di circolo virtuoso per cui, per esempio, «Riso Gallo (nota azienda del settore food) dopo essere entrato nella piattaforma come fornitore di Pam Panorama (grande distribuzione), ha apprezzato la soluzione ed è diventato a sua volta capo filiera per i suoi agricoltori».

Confirming: anticipo incassi tramite banca

Dynamic discount è stato il primo passo, ci spiega Gattari, «ma la nostra missione è l’ottimizzazione circolante, e via via sono state previste altre soluzioni» con l’obiettivo di «valorizzare il rapporto di filiera». Per esempio, il Confirming.

Il meccanismo dell’operazione è analogo ma la differenza risiede nel soggetto pagatore. Con il Confirming, lo sconto pronto cassa non viene praticato dal cliente ma da una banca, un soggetto finanziario, che ha stipulato un accordo come intermediario.

Il Confirming apre le porte a un mercato vasto, perché consente ad aziende senza liquidità di poter offrire il servizio ai propri fornitori.

Lo strumento ha un elemento di flessibilità, nel senso che consente di concordare con la banca le tempistiche di pagamento. «Se un’azienda vuole ritardare i pagamenti, ma in modo etico, quindi non scaricando la dilazione sul fornitore, concorda di pagarli in tempo utilizzando la banca, con la quale negozia il rientro. Questo ha aperto un mercato e nuovi scenari su cui far evolvere l’algoritmo. Che non deve solo negoziare con i fornitori, ma bilanciare le diverse soluzioni in base agli obiettivi del capo filiera».

Una caratteristica da sottolineare è l’approccio indipendente di PlusAdvance. «Non abbiamo nessuna banca nel capitale sociale. Siamo liberi di sviluppare i prodotti e di essere super-partes nei confronti nei nostri interlocutori». Detto questo, «un dialogo con le banche dobbiamo averlo. Devono utilizzare la nostra piattaforma per mettere a disposizione della filiera i programmi di pagamento. La prima banca a credere nella piattaforma è stata BPER, ma ce ne sono molte altre che contiamo di presentare entro la fine dell’anno. Ed è stata una piccola rivoluzione nel nostro mercato, perchè è la prima volta che una banca sceglie di gestire un prodotto su una piattaforma indipendente».

Card2Account, con Mastercard

Fra le altre partnership ce’è quella con Mastecard, che abilita un terzo servizio innovativo per la gestione della liquidità. Si basa sul concetto classico della carta di credito, andando però ben oltre. «Abbiamo sviluppato una soluzione che si chiama Card2Account (carte di credito virtuali) con cui andiamo a trasferire i soldi dalla carta in un account, con un bonifico bancario, così un’azienda può scegliere di pagare i fornitori con la carta Mastercard tramite PlusAdvance e addebito alla fine del mese successivo».

Il focus sulle PMI

Sono strumenti di gestione della liquidità che vanno incontro alle PMI. A maggior ragione in un momento in cui la stretta al credito, e il costo dei prestiti determinato dal repentino aumento del costo del denaro, può creare difficoltà. Per di più, dopo anni in cui il costo del denaro era a zero.

«Il nostro business è ottimizzare i tempi di incasso, modellizzando i prodotti su un’unica piattaforma e dando la possibilità di interloquire in modo semplice. Siamo un partner tecnologico, con il quale le imprese possono confrontarsi, per trovare soluzioni che portino sia a ottimizzare i risultati sia all’efficientamento dei processi. La piattaforma dialoga con i software gestionali, di tesoreria, customizziamo i clienti in base ai loro processi».

Come è nata PlusAdvance

PlusAdvance è stata fondata nel 2019. Come è nata l’idea? «Io non ho un background finanziario, sono un ingegnere meccanico e vengo dal settore marketing di una multinazionale. Mi hanno semplicemente raccontato l’inefficienza del mercato finanziario, e io ho applicato a questa esigenza la mia capacità di ottimizzare i processi. Ho visto che nel mondo anglosassone c’erano già piattaforme multiprodotto per il circolante, ho studiato il mercato, ho visto che in Italia non c’era nulla o quasi, sia per i ritardi sulla digitalizzazione, sia a causa di una cultura finanziaria meno innovativa».

Come spesso avviene in questi casi, «è stato fondamentale l’incontro con due persone chiave: un angel investor marchigiano, e Raffaele Cicala, manager internazionale esperto in finanza», che è il presidente di PlusAdvance.

Il software della piattaforma l’ha disegnato il founder? «La prima versione sì, in Visual Basic su Excel». Oggi ci sono svilupattori che lavorano con strumenti evoluti di data analitycs e machine learning.