Nei primi sei mesi dell’anno sono stati riconosciuti oltre 35mila mutui coperti dal Fondo mutui prima casa, nella stragrande maggioranza dei casi (il 70%) destinati alle categorie con accesso prioritario, e ci sono ancora a disposizione 327 milioni di euro per concedere nuove garanzie.
I numeri sono stati forniti dalla sottosegretaria all’Economia, Lucia Albano, nel corso di un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanza alle Camera.
Fondo Mutui Prima Casa 2023: come funziona
Il Fondo per il mutuo prima casa fornisce una garanzia pubblica per i finanziamenti ipotecari sull’abitazione principale di «a coloro che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo». Il finanziamento non deve superare i 250 milioni e la garanzia è al 50% della quota capitale.
Fino al 30 settembre, in base all’articolo 4-sexies del dl 51/2023, la garanzia può arrivare all’80% per le categorie prioritarie con ISEE fino a 40mila euro e un mutuo superiore all’80% del prezzo dell’immobile.
Quali sono le categorie prioritarie per il mutuo casa garantito
- giovani coppie che abbiano costituito nucleo da almeno due anni, in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
- nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori conviventi;
- conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
- giovani di età inferiore a 36 anni.
Dalle informazioni pervenute dalla società che gestisce il Fondo, sottolinea Albani, «al 30 giugno 2023 la disponibilità del Fondo Prima Casa è di circa 327 milioni di euro».
I dati precisi dal primo gennaio al 30 giugno 2023: «il numero totale delle garanzie riconosciute (sia per il 50 per cento che per l’80 per cento) è stato pari a 35mila 618, di cui una quota pari circa al 70% destinato alle categorie di soggetti cosiddetti prioritari».