Rientrano nel Superbonus le spese relative ai lavori di ricostruzione di un immobile danneggiato da sisma se sopraggiunte in corso di esecuzione degli interventi, quindi aggiuntive rispetto al contributo concesso inizialmente.
Lo ha specificato l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 222 del 22 febbraio 2023, rispondendo alla domanda di un istante relativa al beneficio del Superbonus per le spese che riguardano le lavorazioni sopraggiunte in corso di esecuzione dei lavori e che eccedono il contributo, previo deposito dell’asseverazione da parte del professionista.
Se la necessità di effettuare nuovi lavori è stata rilevata durante gli interventi – ed è quindi indispensabile inserire le integrazioni in una ”variante” del progetto originario – secondo il Fisco si può ottenere la copertura delle spese aggiuntive ma tuttavia soltanto previa asseverazione, predisposta dal professionista ai sensi dell’art. 119, comma 13, del decreto legge n. 34 del 2020 e depositata in concomitanza con la presentazione della variante progettuale in corso d’opera.
In pratica, è necessario attestare l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico nonché la congruità delle relative spese, dichiarando che i nuovi lavori sono indispensabili al completamento del progetto per il quale era già stato stato ottenuto un contributo commissariale.
Questo, sempre che tale asseverazione venga depositata contestualmente alla presentazione della variante di progetto.