Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy concede finanziamenti agevolati alle PMI e micro-imprese tramite i Confidi. Per le aziende operanti in tutti i settori economici, infatti, come ogni anno sono previste risorse dedicate, con erogazione di credito diretto a tasso zero.
Vediamo come ottenere tali fondi, a chi richiederli e a quali condizioni agevolate.
MPMI beneficiarie dei finanziamenti agevolati
I finanziamenti agevolati dei Confidi sono concessi alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) che operano su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori economici. Inoltre, devono risultare classificate di micro, piccola e media dimensione secondo la definizione UE. Le MPMI devono essere iscritte al Registro delle imprese ed essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, mentre non devono essere in stato di scioglimento o liquidazione.
Prestiti a tasso zero dei Confidi alle PMI
I finanziamenti erogati dai Confidi si caratterizzano per un tasso di interesse pari a zero e per un limite massimo del credito erogabile per singola impresa beneficiaria pari al 5% dell’ammontare delle risorse assegnate al Confidi stesso. Altre caratteristiche sono:
- importo del finanziamento agevolato erogato da Confidi minori non superiore a 100mila euro;
- quota parte del finanziamento agevolato non superiore all’80% a tasso zero e quota residua del 20% dell’importo a valere su risorse proprie (su questa quota residua si può applicare un tasso di interesse);
- il Confidi può applicare una commissione a copertura dei costi di istruttoria e gestione sull’intero finanziamento, nel limite dello 0,5%.
L’agevolazione è concessa nei limiti di quanto previsto dai Regolamenti de minimis vigenti. Tutte le regole, nel decreto attuativo per il 2023.
Confidi: cosa sono e dove trovarli
I confidi sono consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi, regolarmente autorizzati. Svolgono dunque l’attività di rilascio di garanzie nei confronti di piccole e medie imprese o liberi professionisti, per favorirne l’accesso al credito di banche e di altri intermediari finanziari (art. 13, comma 1, del D.L. n. 269/2003).
Per trovarli, basta consultare l’elenco gestito dall’Organismo dei Confidi Minori.