Le piccole imprese chiedono meno prestiti e di importo più esiguo, mentre con il crescere delle dimensioni resta in calo il numero di finanziamenti richiesti ma salgono gli importi.
Sono le principali evidenze che emergono dal Barometro CRIF sui prestiti alle imprese nel terzo trimestre 2022, da cui emerge una flessione della domanda pari al 4,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso.
La dinamica riguarda principalmente le imprese individuali, che fanno segnare -11,9% per un importo medio di 36.374 euro (-2,6%), mentre le richieste dalle società di capitali si sono mantenute stabili (-0,8%), con importo medio richiesto pari a 63.891 euro (+17,7%).
Il maggior numero di richieste di credito si concentra nei Servizi, che rappresentano quasi un quarto del totale (23,7%) seguito dal Commercio (23%). Sul terzo gradino del podio l’Edilizia, che aumenta l’incidenza e riflette il progressivo venir meno delle misure straordinarie ri rilancio post-Covid (in primis il Superbonus). Infine, il settore Manifatturiero, che aumenta la propria quota (10,9%) in un momento caratterizzato da difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e impennata dei costi dell’energia.