Attuazione del PNRR a due velocità: da una parte non si registrano ritardi nello stato d’attuazione, in perfetto cronopogramma, dall’altra c’è la necessità di accelerare, soprattutto nei primi mesi autunnali, con molti decreti attuativi da approvare.
L’obiettivo del Governo, in materia di attuazione del Recovery Plan, è chiaro: rispettare le scadenze è una priorità. «Abbiamo conseguito tutti gli obiettivi previsti dalle prime due scadenze del Piano, e siamo al lavoro per raggiungerne il più alto numero possibile prima del cambio di governo» ha confermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dal Meeting di Rimini di fine agosto.
Obiettivi PNRR: a che punto siamo
Per centrare il target, l’esecutivo ha recentemente impresso un’accelerazione sul fronte dei decreti attuativi. Al momento, lo sottolineiamo, lo stato d’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispetto i tempi che, fra le altre cose, sono determinanti per continuare a ricevere i finanziamenti. L’Italia attende la seconda rata, pari a 21 miliardi di euro, per la quale si attende fra fine settembre e inizio ottobre il parere Ue. Questa rata è parametrata agli obiettivi raggiunti allo scorso 30 giugno, che come detto sono stati centrati.
Resta il fatto che persistono rallentamenti in fase attuativa: in base ai calcoli di Openpolis, mancano all’appello 54 decreti ministeriali attuativi sui 153 già previsti dal Piano. I ritardi si concentrano in particolare sugli ultimi tre provvedimenti:
- decreto Semplificazioni (dl 77/2021), mancano 9 decreti attuativi,
- decreto attuazione PNRR (dl 152/2021), mancano 10 decreti,
- decreto PNRR bis (dl 36/2022), mancano 28 decreti attuativi.
Il Ministero dell’Istruzione è quello più indietro con 10 atti da emanare. Seguono la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della transizione ecologica con 7 decreti mancanti ed infine quello delle infrastrutture a cui ne mancano 6.
Lo stato di attuazione dei target 2022
In generale, il Governo ha impresso un’accelerazione sugli obiettivi da raggiungere entro fine ottobre, data entro la quale bisogna approvare 243 decreti attuativi. Per il PNRR, dei 55 target 2022, 9 sono già stati raggiunti, 11 vanno conseguiti entro fine settembre e altri 9 sono anticipati a fine ottobre.
I target già raggiunti: piani di rigenerazione urbana, strategia di investimento del fondo dei fondi Bei per i piani urbani integrati, riforma delle commissioni tributarie, adozione del piano di bonifica dei siti orfani, aggiudicazione degli appalti per il sistema di controllo del traffico ferroviario (Ertms), semplificazione delle procedure per la pianificazione strategica del sistema portuale italiano, semplificazione delle procedure per il cold ironing, adozione della legislazione per la formazione del personale scolastico, istituzione dell’Agenzia nazionale per la cybersecurity.