Ristoranti, street food, catering e bar sono i soggetti a cui è destinato un contributo aggiuntivo per la ripresa post Covid delle imprese del settore della Ristorazione. Ne hanno diritto le attività ammissibili agli aiuti del Sostegni-bis (Articolo 1-ter DL 73/2021) che hanno fatto domanda a giugno per il Bonus Wedding e HO.RE.CA. Il contributo aggiuntivo è riservato però ai seguenti codici Ateco:
- 56.10 – Ristoranti e attività di ristorazione mobile;
- 56.21 – Fornitura di pasti preparati (catering per eventi);
- 56.30 – Bar e altri esercizi simili senza cucina.
I criteri e le modalità di ripartizione sono contenuti nel decreto MiSE del 29 aprile, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 luglio. Il contributo è versato dall’apposito Fondo costituito presso il Ministero, con dotazione di 10 milioni di euro per il 2021. Dopo aver ripartito i fondi in base alle domande pervenute entro il 23 giugno, il MiSE provvede ora ad un nuovo riparto a favore delle imprese della ristorazione sopra indicate, con le seguenti misure:
- il 70% delle risorse è ripartito tra tutte le imprese aventi diritto;
- il 20% spetta, in via aggiuntiva, alle imprese con ricavi oltre 100mila euro;
- il 10% è suddiviso fra le attività che fatturano più di 300mila euro.
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In base a quanto prevede il decreto del MiSE su questo contributo aggiuntivo, non sembra che le imprese debbano presentare una nuova istanza, dovrebbe procedere automaticamente l’Agenzia delle Entrate in base alle domande presentate entro il 23 giugno.
Non si esclude, però, che possano essere riaperti i termini per le imprese che possiedono i requisiti (riduzione del fatturato e del risultato economico 2020 pari almeno al 30% sul 2019). Su questo punto si attendono indicazioni del Fisco; il decreto del MSE specifica che per l’attribuzione del contributo si applicano le stesse procedure previste dal decreto 30 dicembre 2021, e che a tal fine il provvedimento delle Entrate dell’8 giugno verrà adeguato, «ferma restando la presentazione di un’unica istanza per l’accesso alla misura di cui al decreto 30 dicembre 2021 e a quella prevista dal presente decreto».