Contributi a fondo perduto per le PMI che hanno subito contraccolpi economici a causa della guerra in Ucraina: sono previsti dal decreto Aiuti, che stanzia 130 milioni di euro ripartiti in base a criteri che dipendono dalla perdita subita da febbraio a maggio 2022. I requisiti delle imprese aventi diritto e i parametri per quantificare l’indennizzo sono contenuti nell’articolo 18 del dl 50/2022.
Contributi a fondo perduto Dl Aiuti
Il contributo a fondo perduto è riservato in particolare alle PMI che, a causa della guerra, hanno subito perdite di fatturato, interruzione dei contratti, crisi delle catena di approvvigionamento. Non per tutte però. Bisogna rientrare in una specifica platea di beneficiari, in cui sono ricomprese le PMI che possono vantare cumulativamente tutti i seguenti requisiti:
- conducono operazioni di vendita di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Repubblica di Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre antecedente il 18 maggio incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
- hanno subito nel corso del trimestre antecedente il 18 maggio un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.
Come si calcola l’indennizzo
Il contributo si calcola in base all’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del presente decreto e quello dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019. A questa differenza si applica la seguente percentuale:
- 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
- 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro;
- per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.
C’è un tetto massimo di 400mila euro per ciascun beneficiario ed il rispetto dei limiti del «Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina». Se la dotazione finanziaria non risultasse sufficiente a soddisfare tutte le domande ammissibili, si procederà a ripartire lo stanziamento, riducendo in modo proporzionale il contributo.
N.B. L’indennizzo è incompatibile con i finanziamenti agevolati per le imprese esportatrici sempre legati all’impatto negativo della guerra in Ucraina, e previsto dall’articolo 29 dello stesso decreto Aiuti.
Come ottenere il ristoro
Le modalità di presentazione della domanda e di erogazione del ristoro saranno definite con provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico, emanato entro 60 giorno dalla pubblicazione del Decreto Aiuti sul sito web del MiSE. Nel provvedimento saranno indicate anche le modalità per la verifica dei requisiti da parte dei beneficiari, anche tramite sistemi di controllo delle autodichiarazioni delle imprese.