Il bonus collaboratori sportivi è un’indennizzo una tantum introdotta nel 2020 e confermato per il 2022 ma non più in forma di ristoro economico, concesso inizialmente in base al reddito annuo per garantire maggiori entrate a coloro che avevano subito più danni a causa delle chiusure Covid, è divenuto un semplice sostegno fiscale.
Nel 2021 l’agevolazione consisteva in un contributo variabile compreso tra 1200 e 3600 euro, spettante ai collaboratori di enti sportivi sulla base dei compensi percepiti del 2019. Per il 2022, il bonus ha subito alcune variazioni e viene riconosciuto come credito d’imposta, ottenuto solo dimostrando di aver subito un calo di fatturato del 40% rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria.
Il credito d’imposta viene concesso a tutti coloro che fanno parte del settore sport: non solo i collaboratori ma anche i proprietari di strutture, di palestre e di circoli. I collaboratori sportivi e i proprietari di strutture, di palestre e di circoli sono infatti tra le categorie professionali maggiormente penalizzate dalle restrizioni imposte durante la pandemia, destinatari prima di un ristoro ed ora di un beneficio fiscale stabilito dal Governo per compensare le perdite.
Questo bonus ha comunque registrato diversi malfunzionamenti in corso di erogazione. Secondo Paola de Caro, coordinatrice per Roma e Provincia della Federazione Sindacale Sportitalia, sono migliaia i collaboratori sportivi in possesso dei requisiti che avevano fatto domanda per ottenere il bonus entro la scadenza e che, a oggi, non hanno ancora ricevuto il contributo. Alcuni professionisti, addirittura, hanno ricevuto il bonus ma caratterizzato da importi errati.