Governo e associazioni di categoria d’accordo sull’esigenza di velocizzare i ristori alle imprese dell’autotrasporto, 500 milioni per il 2022, previsti dall’ultimo decreto (Ucraina bis) contro il caro energia e benzina. Vediamo in dettaglio le misure previste e le aziende destinatarie.
Il nuovo Fondo Autotrasporto
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Teresa Bellanova, si è impegnata ad emanare in tempi brevi il decreto attuativo(previsto entro il 21 aprile) con le procedure operative e le beneficiarie del nuovo Fondo Autotrasporto (articolo 17 del decreto 21/2022), volto a compensare in parte i rincari subiti dai carburanti.
Confartigianato Trasporti, Cna Fita, e le altre associazioni di categoria, hanno chiesto al Governo che le risorse previste «siano impiegate nella maniera più efficace possibile per calmierare gli esorbitanti costi subiti affinché arrivino tempestivamente alle imprese di autotrasporto», registrando l’impegno dell’Esecutivo in questo senso.
I ristori alle imprese del trasporto merci
Sono previsti specifici criteri di assegnazione delle risorse, che saranno destinate alle imprese con diritto al rimborso accise trimestrale, per i quali la riduzione di 25 centesimi alla pompa sta avendo un effetto quasi nullo. Si tratta delle aziende dell’autotrasporto merci per conto terzi con veicoli euro 5 ed euro 6 oltre le 7,5 tonnellate.
Il dl 21/2022, lo ricordiamo, prevede anche altre misure a sostegno del settore contro il caro benzina. Nei contratti di trasporto merci su strada, è prevista una nuova clausola di adeguamento dei corrispettivi al costo del carburante, che scatta nel caso in cui il prezzo del gasolio da autotrazione superi del 2% il valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Nel caso in cui il contratto non sia in forma scritta, il corrispettivo si determina in base ai valori di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi.
Ci sono poi 20 milioni di euro che vanno a rifinanziare la riduzione compensata sui pedaggi e la deduzione forfettaria per i trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35% di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della regione o delle regioni confinanti.
Le misure del primo Decreto Energia
Il primo Decreto Energia in vigore dal 2 marzo aveva già stanziato 80 milioni per il settore Autotrasporto, per mitigare gli effetti del caro benzina e per incentivare la riconversione green dei mezzi. L’articolo 6 del dl 17/2022, in particolare, aveva già previsto finanziamenti, riduzione pedaggi autostradali ed agevolazioni fiscali. Misure poi potenziate dal secondo Decreto Energia.