In base alle FAQ pubblicate dall’INPS sul nuovo Assegno Unico per figli a carico, spettante fin dal settimo mese di gravidanza e fino ai 18 anni del figlio a carico (o fino a 21 se studia), la domanda di sussidio mensile si può inoltrare soltanto dopo l’evento di nascita, ricevendo poi gli arretrati dovuti.
Il motivo è presto detto: per completare la procedura è necessaria l’attribuzione del codice fiscale al nuovo nato. Di seguito il chiarimento fornito dall’Istituto di previdenza, nella formula della domanda e risposta.
Posso richiedere l’assegno unico se sono in stato di gravidanza?
Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza. L’assegno unico non è comunque compatibile con il premio alla nascita.
Nelle stesse FAQ, l’INPS ricorda quali sono le prestazioni abolite tra quelle previste finora a tutela della genitorialità, in quanto sostituite e/o inglobate nell’Assegno unico e universale. L’unico a rimanere è soltanto il Bonus Asilo nido, attivo anche per il 2022, mentre sono soppressi il premio alla nascita (bonus mamma domani), l’assegno di natalità (bonus bebè) le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni e gli ANF. Abrogato anche il bonus tre figli, mentre resta la maternità comunale di 1.700 euro.