Il ministero del il Turismo ha pubblicato l’avviso pubblico con le modalità applicative, i requisiti e le spese ammissibili per usufruire degli incentivi destinati dal PNRR alle imprese turistiche (di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b) e c) del DL 152/2021) attraverso il il cosiddetto Decreto PNRR, collegato al Recovery Plan italiano. Si tratta di aiuti erogati in forma di credito d’imposta e di contributo a fondo perduto, nonché di finanziamento agevolato.
Beneficiari bonus alberghi e Cfp Turismo
Possono usufruire delle agevolazioni le seguenti strutture: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, acquatici e faunistici). L’impresa deve possedere i requisiti per il riconoscimento del beneficio al momento della presentazione dell’istanza e per i cinque anni successivi. Ogni richiedente (proprietario o gestore) può presentare una sola domanda per una sola struttura. Vanno in tutti i casi rispettate condizioni e limiti previsti per gli aiuti de minimis nel “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”.
Credito d’imposta o contributo a fondo perduto
- La somma spetta per interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024, e per quelli iniziati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi, a condizione che i relativi costi siano stati sostenuti dal 7 novembre 2021. Tale aiuto può essere fruito come credito di imposta fino all’80% delle spese ammissibili.
- Gli stessi beneficiari potranno ricevere anche un contributo a fondo perduto fino al 50% dei costi sostenuti per i medesimi interventi effettuati dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, per un importo massimo pari a 40mila euro. Il cumulo è ammesso a condizione che non venga superato l’ammontare dei costi sostenuti.
- Per le spese ammissibili non coperte da incentivi si può chiedere un finanziamento agevolato se almeno il 50% di tali costi riguarda interventi di riqualificazione energetica.
Maggiorazioni CFP
Il CFP di 40mila euro è elevabile:
- di ulteriori 30mila euro per interventi di digitalizzazione e innovazione sul 15% dell’investimento,
- di ulteriori 20mila euro per imprenditoria femminile giovanile (società cooperative o di persone costituite per il 60% da under 35 anni, società di capitali con 2/3 di quote possedute da giovani e organi di amministrazione costituiti per 2/3 di giovani, imprese individuali gestite da giovani),
- di ulteriori 10mila euro per imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Interventi ammessi agli incentivi
Gli interventi devono essere diretti a migliorare l’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e al superamento delle barriere architettoniche, anche attraverso lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e installazione di manufatti leggeri. Ammessi anche: realizzazione di terme, interventi di digitalizzazione e, in specifici casi, acquisto di mobili e componenti di arredo quando strettamente funzionali all’intervento primario.
I lavori devono iniziare entro sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari e terminare entro 24 mesi dalla stessa data.
Inoltro domanda CFP
La domanda di contributo deve essere trasmessa online attraverso la piattaforma informatica le cui modalità di accesso saranno comunicate entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso (quindi, entro i primi di marzo 2022). Da quel momento ci saranno 30 giorni per presentare l’istanza (per entrambi o uno solo dei benefici concedibili), modificare dati già inseriti o aggiungere documenti.
L’attribuzione dell’incentivo avverrà secondo l’ordine cronologico delle domande e nel limite di spesa stanziato. Entro 60 giorni il Ministero pubblicherà l’elenco dei beneficiari ed erogherà gli importi riconosciuti tenendo conto della data di comunicazione della conclusione dell’intervento.
Accredito CFP
Il contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione sul conto bancario del beneficiario, a conclusione dell’intervento. Le imprese possono chiedere un anticipo fino al 30% presentando una garanzia fideiussoria.
Utilizzo del bonus fiscale
Il credito d’imposta si utilizza in compensazione con modello F24 presentato esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati (e comunque entro il 31 dicembre 2025). Il credito è cedibile in tutto o in parte, anche a banche e intermediari finanziari.