In attesa del testo del Disegno di Legge di Bilancio 2022, nel Documento programmatico (Dpb) ci sono già anticipazioni molto precise sulle agevolazioni fiscali e gli incentivi utilizzabili da famiglie e imprese nel prossimo anno, misure che il Governo aveva già confermato presentando la Nota di aggiornamento al DEF e ancor prima illustrando le riforme complementari al PNRR. Vediamole nel dettaglio, ricordando che il testo della Manovra è atteso in Consiglio dei Ministri giovedì 28 ottobre.
Incentivi imprese in Manovra 2022
Investimenti 4.0
Per le imprese vengono prorogati gli incentivi fiscali legati al Piano Transizione 4.0. Non ci sono ulteriori dettagli, facendo sostanzialmente pensare che i benefici siano riconfermati con le attuali caratteristiche. Si tratta di un credito d’imposta, che dal 2020 ha sostituito super e iper ammortamento del precedente Piano Industria 4.0, ulteriormente potenziati e rimodulati dalla Manovra dello scorso, che ne aveva previsto l’estensione fino al 31 dicembre 2022, ora prolungati fino al 2023. Le imprese hanno così un orizzonte più ampio per programmare gli investimenti. Il tax credit riguarda acquisti per beni materiali e immateriali nuovi (macchinari e strumenti, hardware e software, ricerca e sviluppo, innovazione e design, formazione 4.0). Aliquote e massimali cambiano a seconda della tipologia di investimento. Per conferme su importi e percentuali bisogna attendere la Legge di Bilancio vera e propria.
Il Dpb segnala anche la proroga della Nuova Sabatini, che finanzia l’acquisto di macchinari e software esclusivamente da parte di PMI. E prevede nuove risorse per l’internazionalizzazione e per il Fondo di Garanzia PMI.
Incentivi per famiglie e settori
Per le famiglie ma anche per le imprese edili del settore Costruzioni vengono poi confermati il Superbonus 110% (anticipazione fornita dal Governo in sede di presentazione della NaDEF) e i principali altri bonus edilizi, Non si esclude che il Bonus Facciate (che nel Dpb non c’è) possa rientrare nel testo del Ddl di Bilancio oppure essere inserito nel corso dell’iter parlamentare della Manovra. Di certo, sono previste le proroghe dei seguenti bonus.
- Ristrutturazioni edilizie: detrazione del 50% su un tetto di spesa fino a 96mila euro;
- Riqualificazione energetica: al 65%, con massimale diversi a seconda della tipologia di intervento;
- Mobili: al 50%, finanzia esclusivamente l’acquisto di mobili destinati a unità immobiliari oggetto di ristrutturazione agevolata. Fino al 2020, il tetto di spesa era a 10mila euro, nel 2021 è stata alzato a 16mila euro, bisogna capire quale misura verrà prevista nel 2022;
- Sisma: al 50% fino a 96mila euro, ma ci sono anche aliquote più alte, che arrivano all’85%, per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- Verde: al 36% fino a un tetto di spesa di 5mila euro.
Per il rilancio dei consumi e per il settore Automotive viene rifinanziato il Fondo per gli eco-incentivi statali sull’acquisto di vetture non inquinanti. In attesa di dettagli, ricordiamo che negli anni scorsi l’Ecobonus auto ha riguarda vetture omologate nelle categorie fino a Euro 4, moto fino a Euro 3, alcuni veicoli speciali (autocarri, furgoni, pick-up), con un contributo diverso a seconda delle emissioni e dell’eventuale contestuale rottamazione. Al momento, è stato rifinanziato il Fondo per ulteriori 100 milioni entro il 2021.
Infine, tra gli altri incentivi, segnaliamo le garanzie e le esenzioni di imposta per facilitare l’acquisto della prima casa per i giovani (bonus prima casa under 36) e l’istituzione di un fondo per contrastare l’aumento del costo dell’energia in bolletta (bonus bolletta per famiglie e imprese).