Pronto il decreto con i termini e le modalità di accesso al nuovo bonus restauro: si tratta di un credito d’imposta al 50% per immobili di interesse storico e artistico. Il tax credit si applica alle spese sostenute nel corso del 2021 e 2022 (attestate da un professionista), fino al limite massimo di 100mila euro per immobile, anche per interventi connessi (ad esempio, per impianti o rimozione di barriere architettoniche).
Il decreto del Ministero della Cultura, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, è attuativo dell’art. 65 bis del Decreto Sostegni bis (DL 7/2021), inserito nel corso del suo iter parlamentare di conversione nella Legge 106/2021, che ha istituito il Fondo per il restauro e altri interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico soggetti alla tutela prevista dal codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al dlgs 42/2004.
Il tax credit restauro è destinato alle sole persone fisiche, sono dunque esclusi gli immobili utilizzati nell’esercizio di impresa, arte o professione. Il credito potrà essere utilizzato in compensazione o essere si potrà scegliere anche la cessione totale o parziale.
Il nuovo bonus edilizio non è cumulabile con altri contributi o finanziamenti pubblici né con la detrazione al 22% per le spese di manutenzione, protezione o restauro obbligatorio di cui all’art. 15, comma 1 lettera g del Tuir, e sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse. Presso il Ministero della Cultura sarà istituito un Fondo con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
Le domande si presentano entro il 28 febbraio 2022 per i lavori effettuati nel 2021, esclusivamente per via telematica, al Ministero della Cultura. Saranno poi le Sovrintendenze a curare le istruttorie e a verificarne l’ammissibilità. Entro il 31 dicembre 2021 saranno resi disponibili moduli e allegati per la presentazione delle istanze.