In scadenza il 30 settembre il termine ultimo per la domanda di indennità Covid-19 previste dal decreto Sostegni bis (DL 73/2021), da inoltrarsi tramite l’apposito servizio sul sito web dell’INPS. Si tratta del ristoro una tantum da 1.600 euro (che diventano 800 euro per agricoli e 950 per pescatori) – destinato alle seguenti categorie di lavoratori:
- stagionali e somministrati dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- stagionali e somministrati appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- intermittenti;
- autonomi occasionali;
- incaricati di vendita a domicilio;
- subordinati a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori dello spettacolo;
- operai agricoli a tempo determinato;
- pescatori autonomi.
Domanda
Devono fare domanda i non beneficiari del bonus Covid del primo decreto Sostegni (una tantum da 2400 euro, previsti dall’articolo 10 del decreto-legge n. 41 del 2021) . I potenziali destinatari delle indennità di cui ai commi 2, 3, 5 e 6, devono presentare istanza esclusivamente in via telematica, con le proprie credenziali di accesso (PIN, SPID di livello 2, CIE, CNS). In alternativa si può chiamare il Contact Center integrato al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuito) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento).
Codici ATECO Turismo e stabilimenti balneari ammessi
TURISMO | |
CSC 70501 |
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CSC 50102 |
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CSC 70501 |
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CSC 70502 70709 |
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CSC 50102 | Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (ATECO 56.10.12) |
CSC 70502 |
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CSC 70502 70709 |
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CSC 41601 70503 |
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CSC 70504 40405 40407 |
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70504 |
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CSC 70401 |
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CSC 40404 70705 |
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CSC 70708 |
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STABILIMENTI TERMALI | |
CSC 11807 | Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20) |
CSC 70708 | Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20) |
Nella specifica Circolare attuativa sono disponibili i dettagli su requisiti e beneficiari dell’indennità una tantum, nonché di quella onnicomprensiva e di quella per il settore agricolo e la pesca, tutte finalizzate al sostegno di categorie di lavoratori le cui attività sono state particolarmente colpite dall’emergenza COVID-19. Per gli stessi lavoratori che avevano già beneficiato di analogo indennizzo, l’INPS ha provveduto in automatico al pagamento dell’ulteriore prestazione lo scorso giugno.